Basta un calcio di rigore realizzato da Iemmello dopo cinque minuti per centrare il primo 1-0 casalingo della stagione e per continuare la corsa in testa alla classifica. Il Catanzaro regola il Taranto al rientro dopo la pausa natalizia e si concede un’altra settimana di lavoro in serenità per preparare la prima trasferta del 2023 a Latina.
Si ricomincia dal Taranto
La seconda giornata di ritorno del torneo di serie C propone allo stadio “Ceravolo” la sfida fra il Catanzaro e il Taranto. Un impegno severo per la capolista, con tutte le incognite della sosta. Dopo avere incontrato nelle ultime due partite Potenza e Picerno, squadre che arrivavano da lunghe serie positive, anche il Taranto di Capuano è reduce da cinque risultati utili consecutivi che hanno restituito ai pugliesi fiducia e autostima. Alle 17:30, il “Ceravolo” presenta un bel colpo d’occhio. Compresi gli abbonati, gli spalti sono gremiti da oltre 8mila spettatori (8141, con 17 tifosi ospiti che prendono posto in curva “Mammì”).
Fuori Ghion e Situm
Ghion non ce la fa ed è relegato in panchina, al suo posto parte titolare Pontisso. Katseris è confermato sulla corsia di destra con Rolando e Situm in panca. Per il resto Vivarini presenta la solita formazione con il suo classico 3-4-1-2. Sulla sponda tarantina Capuano deve fare a meno di Labriola e schiera un modulo che prevede 10 calciatori dietro la linea della palla, davanti all’estremo difensore Vannucchi. Un momento commovente accoglie le squadre in campo: il minuto di raccoglimento per ricordare la recente scomparsa di Gianluca Vialli. Un silenzio assordante, interrotto da grido che parte dagli spalti (“Gianluca sei stato un grande“), seguito da un applauso intenso e toccante.
Catanzaro subito avanti
I dubbi e le incognite di una squadra che prima della sosta volava, svaniscono sin dai primi istanti della partita. L’approccio alla gara è perfetto. Assedio nella metà campo avversaria e squadra che attacca sotto la “Capraro” che a gran voce spinge i giallorossi. La prima mezzora è devastante sotto il profilo tecnico per i calciatori del Taranto che non riescono mai a uscire dalla loro metà campo, se non per qualche rinvio lungo del portiere o dei difensori o per qualche calcio piazzato lanciato in avanti senza seguito. La rete del Catanzaro, decisiva ai fini della vittoria finale, la sigla Iemmello su calcio di rigore. La trama si sviluppa sulla destra, ben orchestrata da Sounas e conclusa con un cross a mezz’altezza al centro di Katseris. Mastromonaco sbaglia il controllo, Biasci si avventa sulla sfera nell’area piccola e anticipa il portiere che lo stende. Il rigore è netto. Il portiere finge un colpo alla nuca, rimane a terra per qualche secondo tramortito, poi rinviene di colpo per protestare. Capuano in sala stampa parlerà di rigore regalato, ma il replay delle immagini lo smentisce e dirada ogni dubbio. Dopo due minuti di proteste, Iemmello spiazza Vannucchi e insacca alla sinistra del portiere.
Il Taranto difende la sconfitta
Adesso il Taranto dovrebbe aprirsi un po’ di più, ma nulla di tutto ciò accade. Il Catanzaro manovra rapidamente alla ricerca degli spazi per arrivare dalle parti di Vannucchi e raggiungere il raddoppio. Ma è un’impresa. Dieci giocatori rossoblu più il portiere stazionano negli ultimi 30 metri della metà campo difensiva. I giallorossi sono comunque bravi a interpretare il canovaccio del match. Amministrano con tecnica superiore la partita, dominano in ogni zona del campo, recuperano ogni pallone ma hanno il problema di sfondare. Biasci nel primo tempo calcia due volte debolmente verso la porta di Vannucchi. L’azione più bella arriva con un cross di Vandeputte dalla sinistra ma il tiro al volo di Sounas è respinto dalla muraglia di calciatori pugliesi davanti alla porta. Solo nei minuti finali della prima frazione il catenaccio inventato da Nereo Rocco e riproposto da mister Capuano sembra allargarsi per qualche minuto. Il Taranto si alza leggermente, non crea alcun pericolo (alla fine Fulignati sarà spettatore non pagante) ma i giallorossi non hanno la capacità di colpire i rossoblù con la classica ripartenza.
Lo stesso canovaccio
Chi si aspetta una ripresa diversa dalla primo tempo è smentito dopo pochi istanti di gioco. Il Taranto, come stesse vincendo o pareggiando, continua a stare dietro per difendere il risultato. Il Catanzaro continua a provare le sue giocate avvolgenti senza trovare il giusto pertugio nelle strettissime maglie avversarie e senza rischiare di scoprirsi. Sarà così per tutto la durata della ripresa. Vivarini al 20′ perde la calma dopo un’ammonizione di Martinelli. Richiamato dal quarto uomo, viene prima ammonito e poi espulso. Il tecnico giallorosso non ci sta perché Capuano, per tutta la partita, oltre a stare fuori dall’area tecnica si lamenta spesso per il rigore subito proprio con il quarto uomo, senza essere mai richiamato.
I cambi non cambiano
La prima sostituzione di Vivarini è al 71′ con Rolando che sostituisce Katseris. L’ex barese entra bene in gara e proprio una sua azione è emblematica di tutta la partita. L’esterno, per entrare in area di rigore da destra, deve saltare in dribbling ben quattro avversari. La sua conclusione è rimpallata da Antonini a pochi passi dal portiere. Curcio per Biasci, Cinelli per Sounas, Cianci per Pontisso e Welbeck per Iemmello sono gli altri calciatori che entrano in campo nel finale. Le altre azioni da segnalare sono due cross di Curcio e un’incursione di Verna su cui l’ex foggiano arriva in lieve ritardo. Dall’altra parte zero assoluto. Al triplice fischio il Catanzaro festeggia e porta a casa tre punti meritatissimi ma sudati. La capolista ha fatto la capolista: ha saputo segnare, gestire una partita non facile e vincere senza rischiare nulla. Giocare novanta minuti contro un muro non è facile per nessuno.
La corsa continua
La corsa a braccetto fra Catanzaro e Crotone continua. È passato un altro turno e il vantaggio dei giallorossi è sempre di sei punti (più lo scontro diretto). La sfida di ieri nascondeva insidie più o meno prevedibili. Il Catanzaro ha superato l’esame a pieni voti. Ha indovinato l’approccio alla partita, l’ha amministrata a suo piacimento senza rischiare nulla e ha portato a casa la cosa più importante che è la vittoria. Ora ci sarà l’esame in trasferta contro il Latina che ieri ha recuperato due reti al Pescara dopo il tonfo casalingo (1-5) nel turno pre-natalizio con il Foggia. C’è una settimana piena per Vivarini e i suoi ragazzi per lavorare con calma, ricaricare le batterie, recuperare gli acciaccati e affrontare questa partita con lo spirito giusto e quell’abnegazione che sino a oggi non è mai mancata. Senza l’assillo dei record, senza guardare in casa altrui, ma solo continuando a dimostrare di essere i più forti e di essere primi con merito.
Il campionato é purtroppo combinato. Il Crotone compra tutte le partite e gioca con il vantaggio degli arbitri a favore. Per ora stanno aspettando un nostro passo falso, se mai non dovesse arrivare, vedrete che a partire da metà del girone di ritorno gli arbitri inizieranno a massacrarci sul serio e non solo con i cartellini.