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Catanzaro: alla ricerca della motivazione perduta?

Scritto da Redazione

A salvezza raggiunta, il nuovo obiettivo richiede uno sforzo e un impegno supplementare per tutti

Motivazioni diverse rispetto al Modena? Sì, ma non solo

La sconfitta di Modena, arrivata dopo il derby e la pausa per le Nazionali, evidenzia ancora una volta che nel calcio, per ottenere risultati positivi, non è sufficiente fare riferimento alla classifica o ai valori tecnici delle squadre. È interessante notare, ad esempio, che il valore della rosa del Modena supera di circa tre milioni quello del Catanzaro. Tuttavia, ciò che conta in queste situazioni è che i giocatori abbiano le giuste motivazioni, la determinazione e la voglia di ottenere risultati, elementi che il Catanzaro guidato da mister Caserta ha saputo esprimere in gran parte di questo torneo.

Si è discusso molto sul fatto che il Catanzaro, sceso in campo al Braglia, sembrasse quasi appagato, sia per la sua posizione tranquilla in classifica, sia per la recente vittoria nel derby di Calabria. Tuttavia, riteniamo che sia riduttivo attribuire la sconfitta esclusivamente a questi fattori, pur riconoscendo che possano aver avuto un certo peso. Esistono infatti altre dinamiche che hanno influito sull’esito della partita e ne abbiamo parlato in Cosa ci ha detto la gara a Modena.

Rifasarsi sul nuovo obiettivo

Da questo momento in poi, ci sono 21 punti a disposizione. Il Catanzaro ha raggiunto l’obiettivo dichiarato all’inizio della stagione. Chi crede che un senso di appagamento possa influenzare le prestazioni, a nostro avviso, si sbaglia. Ogni calciatore, infatti, sa bene che esibirsi al meglio non solo contribuisce al successo della squadra, ma aumenta anche il proprio valore personale.

Questo vale per tutte le componenti che operano all’interno del Catanzaro: dalla società e il suo staff dirigenziale, allo staff tecnico e, naturalmente, ai calciatori. Grazie al sorprendente torneo disputato finora, l’asticella degli obiettivi si è notevolmente alzata. Per questo motivo, è fondamentale rimboccarsi le maniche e giocare con la voglia e la consapevolezza che si sono rivelate decisive dopo un inizio di campionato di assestamento “altalenante”. Ed è tutto l’ambiente intorno alla squadra che deve lavorare e spingere per questo.

Le prossime sette partite devono essere interpretate come sette finali, perché la tifoseria giallorossa, che segue le Aquile con enormi sacrifici in ogni angolo d’Italia, merita di vedere la propria squadra concentrata e vogliosa. Questo è quello che si deve fare: siamo certi che fare bene sia un obiettivo condiviso e positivo per tutti.

Redazione 24

Foto US Catanzaro 1929

 

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1 Commento

  • Cosa significa andare alla ricerca della motivazione perduta. Di quale motivazione si sta parlando. L’unica motivazione che puo’ scuotere la squadra e’ un obiettivo (la serie A) serio ed importante che possa rilanciare sia la.squadra che ogni singolo. Poi se non si centra pazienza ma bisogna tentare. Rinunciare a priori per una serie di fattori veri o presunti che siano comportano magre figure anche a livello societario. Forza Sig. Presidente sproni la squadra dia l’obiettivo della Serie A e poi vada come vada ne vedremo delle belle. Forza aquile occhi di tigre.

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