La Cassazione, sottolineando che la responsabilità penale è personale e va ricondotta alle azioni del singolo, ha annullato senza rinvio 5 anni di obbligo di firma inflitti dal questore di Catania a 21 ultras del Bologna, prima dell’incontro Catania-Bologna del 2014, perché nel bagagliaio del pullman era stata trovata “una santabarbara di coltelli, manganelli e razzi”.
La Cassazione ha obiettato che non è sufficiente la sola presenza nel gruppo per giustificare il “Daspo”. Occorre la partecipazione individuale all’azione.
Con tale sentenza tanti tifosi, compreso alcuni di fede catanzarese, che erano stati raggiunto da provvedimenti restrittivi, dopo la gara Catanzaro Cosenza del 15 febbraio 2015 si vedranno revocare il provvedimento.