Catanzaro News

Caserta e Polito: attenti a quei due

Scritto da Danilo Petrolino

Tecnico e DS si ritrovano dopo gli anni alla Juve Stabia

Si conoscono bene, molto bene: sono stati compagni di squadra per varie stagioni con Catania, Atalanta e Juve Stabia (in cui terminano in contemporanea la carriera da calciatore). Appese le scarpette al chiodo, uno diventa vice-allenatore (come aiuto del catanzarese Fontana) e l’altro dirigente delle vespe: inizia così la stretta collaborazione tra i due neo-giallorossi.

Dopo il primo anno entrambi sono “promossi”: Caserta diventa co-allenatore (con Ciro Ferrara, l’omonimo del nazionale) e Polito direttore sportivo. Arriva subito un ottimo quarto posto con l’eliminazione ai playoff per due pareggi con la Reggiana (allora Reggio Audace). Ma l’anno dopo, con Caserta che diventa primo allenatore da solo, la Juve Stabia vince il campionato (e noi lo ricordiamo bene …), con una difesa ermetica, che per oltre sei mesi sarà la meno battuta dei maggiori campionati professionistici europei. Purtroppo la successiva serie B si rivela un ostacolo troppo duro, probabilmente affrontato con una squadra non adeguata, come ammetterà lo stesso presidente delle vespe a retrocessione avvenuta. Caserta e Polito restano comunque in sella per tutto il campionato, a riprova della fiducia della proprietà stabiese.

È a questo punto che le strade dei due si separano: Caserta va ad allenare il Perugia in C, riportandolo subito in B con una rimonta incredibile nell’ultima parte del campionato ai danni del Padova. Polito invece aspetta qualche mese e prima di Natale diventa DS dell’Ascoli, lanciando la carriera di Sottil in serie B (reduce dalla fine della stagione in cui riesce a salvare il Pescara in meno di due mesi, vincendo ai playout ai danni del Perugia di Iemmello).

Caserta rinuncia al secondo anno di contratto con gli umbri e passa sulla panchina del Benevento, neo-retrocesso in B: conclude il suo secondo campionato di B al settimo posto e nel primo turno dei playoff riesce nell’impresa di espugnare Ascoli (con i bianconeri allenati da Sottil). Vince 1-0 la semifinale di andata in casa contro il Pisa, ma perde il ritorno con lo stesso punteggio ed è eliminato. Polito intanto è passato al Bari e, guarda caso, vince il campionato di C (e anche qui ne sappiamo qualcosa …). L’anno successivo entrambi rimangono ai loro posti: Caserta viene esonerato addirittura a Settembre, con 7 punti in 6 partite, ma evidentemente le colpe erano altrove, visto che i sanniti finiranno la stagione all’ultimo posto con soli 35 punti in 38 partite (e dopo essere arrivati al quarto tecnico); Polito col Bari “rischia” invece di fare il doppio salto verso la A, ma il Cagliari del nostro Claudio Ranieri strozza la gioia dei pugliesi all’ultimo minuto del ritorno della finale playoff al San Nicola.

Arriviamo così all’ultima stagione: Caserta passa ai lupi silani, che lo esonerano dopo la partita successiva al derby perso in casa con i giallorossi, quando i rossoblu erano a soli tre punti dai playoff; Polito ha una stagione dura a Bari, visto il ridimensionamento della rosa voluto dalla proprietà, ma riesce a far salvare i galletti ai playout (dopo aver pescato il quarto allenatore della stagione dalla Primavera biancorossa), sedendosi anche in panchina per spronare la squadra, come non aveva mai fatto.

Caserta e Polito, “quei due”, ora si sono ritrovati a Catanzaro: auguriamo loro di iniziare un ciclo positivo con i colori giallorossi.

 

Foto da ilrestodelcalcio.com

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Danilo Petrolino

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