Il Movimento per le autonomie pone come principio fondamentale del proprio operato e della propria missione il rispetto per la persona, quello per il territorio e la libertà di espressione.
In una parola sola: democrazia. Un concetto che, oggi, non convive in maniera naturale con determinate gerarchie politico-amministrative esistenti sui territori. Quel termine che tanti utilizzano anche nei simboli, partitici, ma che spesso dimenticano di portarlo in essere con i fatti.
Il Movimento di cui mi sento pienamente rappresentante vive della partecipazione del cittadino alla vita amministrativa, in maniera propositiva, in maniera aperta, certo della considerazione che governare non significhi decidere per qualcun’altro, ma insieme.
Per quanto attiene quindi alle riflessioni, o richieste, di chiarimento in merito alla posizione del Movimento per le autonomie nei confronti dell’amico Gualtieri e dell’associazione di cui ne è Presidente, mi limiterò a dire che nessuno, e sottolineo nessuno, se non il popolo può decidere delle sorti di un quartiere, né in un senso né in nell’altro. Il rione a mare di Catanzaro è stato troppe volte sottovalutato per le proprie potenzialità. Negli anni, le promesse fatte indistintamente da personaggi di vari schieramenti politici non hanno portato benefici all’area in questione creando un malcontento su larga scala. Sono certo che i miei interlocutori non avranno la presunzione di sostituirsi alla comunità. Le proposte di qualsiasi tipo, se conformi a leggi, statuti e quant’altro vanno prese in esame, ponderate e poste all’attenzione degli organi competenti che alcune volte sono gli stessi cittadini. Ognuno, secondo coscienza, avrà possibilità di esprimersi con parere favorevole o meno rispetto alla proposta in questione. Mi sembra evidente che l’MPA potrà essere chiamato in causa nel momento in cui esprimerà, dopo una verifica con i cittadini, una linea in tal senso. Ad oggi, rinnovo la fiducia e la massima stima in Gualtieri, il quale attraverso un attento ed acuto lavoro sul territorio sta portando alla luce le mille problematiche della Marina riuscendo, alcune volte, ad offrire soluzioni pratiche alle stesse.
Di certo, mi pongo delle domande prima di chiudere questa riflessione: chi mi chiede di esprimere una posizione sulla questione di “Marina Comune” lo fa in rappresentanza di un partito e/o di un numero di persone? Tenterò di essere ancora più chiaro. Il consigliere circoscrizionale Maurizio Bronzi parla quale espressione del proprio elettorato, partito o a titolo personale?
Il Coordinatore Di Donna prima di esprimersi sulla questione ha aperto un confronto all’interno del proprio partito per capirne la linea?
Non mi sono mai arrogato diritti o pretese di carattere gerarchico nei confronti del gruppo dirigente che rappresento e non lo farò mai, nemmeno per i cittadini che ad oggi ci danno voce.
Fosse per i miei interlocutori bisognerebbe semplicemente discutere per partito preso, è se ciò è vero, ritengo di non essere adatto a dibattere su tale argomento.
Carmine Gallippi
Commissario cittadino MPA