Il fondatore ed oggi presidente di Slow Food internazionale Carlo Petrini ha visitato Serrastretta nella mattinata di sabato 5 giugno. La brevità della visita ha necessariamente limitato il campo di azione ma certamente ha consentito di esaminare qualcuna delle tante potenzialità che il territorio offre dal punto di vista dei prodotti coltivati nel circondario di Serrastretta e ispirati al “Sano- Pulito e Giusto” , i capisaldi della filosofia Slow.
Il passaggio per il paese è stata l’unica deroga al suo programma ufficiale che lo ha visto il giorno precedente relatore al Salone del Casalinuovo di Catanzaro nell’ambito del progetto Gutemberg dove ha illustrato il suo ultimo libro,Terra Madre, di fronte ad una numerosa ed entusiasta platea composta prevalentemente da giovani che hanno mostrato apprezzare la problematica dell’alimentazione chiedendo approfondimenti a colui che nel 2004 è astato definito da «Time Magazine» “Eroe Europeo del nostro tempo” nella categoria “Innovator “ e da un elenco redatto nel 2008 dal quotidiano inglese The Guardian risulta unico degli italiani tra le 50 persone che potrebbero salvare il mondo
Da pochi mesi a Serrastretta è stata costituita la Comunità del Cibo Castagne e Pastille di Serrastretta ed è stata questa la prima tappa dove Carlin Petrini ha potuto vedere i castagneti della zona ed in contrada Viterale ha visitato l’azienda Fazio e l’essiccatoio a gestione familiare dove viene prodotta la pastilla ed i derivati di questo sano frutto, la castagna, che rappresenta da secoli un punto fondamentale dell’economia agricola del comprensorio. E con le castagne di Serrastretta che questa comunità ha buone possibilità di partecipare alla prossima edizione di Terra Madre 2010 per la quale e’ stata presentata la scheda di adesione.
Il referente della comunità del cibo costituta a Serrastretta è Angelo Aiello che si dichiara fiducioso per la partecipazione all’evento che si terrà nel capoluogo piemontese dal 21 al 25 ottobre 2 p.v.. Vista la bontà del prodotto proposto e l’unanime apprezzamento, ora anche del presidente Petrini, ma già nei mesi scorsi da Daniele Buttignol del direttivo nazionale Slowfood e Ornella Fadda fiduciaria della condotta Slowfood Feltrino Primiero in provincia di Belluno, il risultato positivo appare scontato.
Ma partecipazione o meno all’evento torinese, dice Aiello, si vuole utilizzare questo prodotto per veicolare le tante potenzialità inespresse dal territorio e che ben si inquadrano per una produzione “sana pulita e giusta” assicurando reddito ai produttori. I prodotti agricoli come ortaggi, frutta, olio ecc sono alla base di un possibile sviluppo sostenibile alla pari di artigianato e turismo.
Una nota dolente è venuta dalla constatazione che un micidiale insetto comunemente chiamato “vespa cinese” , per via della provenienza , da quest’anno ha raggiunto anche le nostre colture di castagno e se non tempestivamente arginata dalle misure di competenza dagli organi regionali, tempestivamente allertati, rischiano di azzerare in pochi anni le produzioni.
Ad accompagnare per il tour serrastrettese una piccola delegazione di soci Slow Food con a capo l’Architetto Marisa Gigliotti già fiduciaria della condotta di Soverato, presidente regionale da qualche mese, componente del consiglio direttivo nazionale di freschissima nomina.
La visita alla Casa Museo Dalida e’ statala la successiva tappa “obbligata” dove è stato accolto accolto il gruppo che ha visitato la vecchia abitazione adibita in una sezione a luogo della memoria per le tradizioni del paese e nella restante parte in memoria della diva Iolanda Cristina Gigliotti in arte Dalida le cui origini sono serrasstrettesi.
Il presidente Francesco Fazio il Tesoriere Fernando Roperto e lo stesso referente della comunità delle castagne Angelo Aiello anche in qualità di segretario dell’associazione Dalidà, hanno accolto l’illustre visitatore spiegando che la comunità del cibo è nata all’interno dell’associazione in virtù di una datata collaborazione a tutto campo con Marisa Gigliotti e la condotta Slow Food di Soverato.
A simboleggiare “U Murzellare” (abbondante pasto contadino di metà mattinata) si è passati da quella che possiamo definire l’accademia della gastronomia che a Serrastretta è rappresentata da Delfino Maruca, uno dei cuochi di Terra Madre, che con il suo ristorante “Il Vecchio Castagno” è inserito da anni in Osterie d’Italia, con l’assegnazione della chiocciolina di Slow Food .
Il sindaco del paese prof Renato Mascaro ed il Presidente della locale Proloco Michele Paletta hanno raggiunto e salutato Carlo Petrini e con la piccola comitiva degustato i prodotti della gastronomia del posto.
I derivati del maiale, i formaggi, le erbe aromatiche coltivate dallo stesso ristoratore Delfino Maruca che coadiuvato degnamente da sua moglie e dai suoi due figli, Mattia e Davide, dallo staff dei collaboratori, produce elabora e somministra con sapienza e con l’immensa passione che lo porta a curare quotidianamente le pietanze con rispetto ed arte sopraffina.
Dalle sue mani, e sottoposta al sensibile palato dell’illustre ospite, anche la mousse di castagna e soprattutto la punta di diamante costituita dalla“rusarella” elaborata con caramello e pinoli o con vin rosso. La rusarella che è la pastilla cotta a vapore e così denominata dal nome del suo ideatore, Rosario Fazio, che ha avuto la felice intuizione per mettere a punto il metodo giusto per ottenere un alimento sano di gusto gradevole e di consistenza morbida.
Il saluto di Petrini visibilmente soddisfatto del’esperienza al punto da proporre l’invio di una delegazione di studenti universitari al fine di studiare e codificare i processi di coltivazione ed elaborazione di prodotti della nostra terra meritevoli di maggior fortuna commerciale per l’alta qualità che esprimono.