“Comprendo le preoccupazioni e le perplessità che in questi giorni hanno animato alcune associazioni culturali e politiche circa il futuro del sistema sanitario della nostra città, a fronte di alcune notizie che ipotizzerebbero un disegno a favore di altre città e altre Province.
Mi sento, in tutta onestà, di tranquillizzare i miei concittadini su un aspetto non di secondo piano: il sindaco non consentirà alcuna soluzione che possa in qualche modo indebolire il sistema sanitario cittadino e, al suo interno, la funzione strategica della Facoltà di medicina dell’Università “Magna Graecia” e della Fondazione Campanella.
Desidero, innanzitutto, chiarire che il disegno dell’istituzione di una seconda facoltà di medicina in Calabria non risponde ad alcuna logica e contrasta, anzi, in modo netto e non sanabile, con le politiche di spendig rewiev che anche il futuro Governo nazionale sarà tenuto a perseguire e rispettare. Nemmeno il rigurgito di campanilismo più acceso potrebbe giustificare un’ipotesi del genere che avrebbe il solo effetto di riaprire contrapposizioni tra territori, mentre è necessario aprire un grande dibattito sulla riorganizzazione del sistema universitario calabrese, tale da bandire ogni tipo di sovrapposizione e creazione di facoltà-fotocopia. In tale ottica, il sindaco di Catanzaro non si sogna neppure di insidiare facoltà storicamente collocate ad Arcavacata (come ingegneria) o a Reggio Calabria (come architettura). Se qualcuno pensa di agitare il fantasma dei campanilismi per strappare qualche voto in più, sappia che incontrerà la strenua e irriducibile resistenza del sindaco di Catanzaro.
Sento di rassicurare associazioni e cittadini sul futuro della Fondazione Campanella, riconoscendo in questo il ruolo assolutamente positivo svolto dal Governatore Scopelliti. L’avvenuta efficacia delle legge n. 63 sulla ridefinizione dell’assetto giuridico della Fondazione, grazie alla non impugnativa da parte del Governo centrale, spiana la strada per un percorso virtuoso che farà del Polo oncologico una delle eccellenze sanitarie non solo in Calabria, ma nell’intero Meridione.
Ora si tratta di completare questa opera meritoria con la sottoscrizione del protocollo d’intesa Regione-Università “Magna Graecia” che dovrà assicurare le necessarie risorse alla Facoltà di medicina e alla stessa Fondazione Campanella.
All’interno di questo ragionamento, si colloca anche la questione della cardiochirurgia pubblica che è e resta una delle eccellenze del campus universitario. Ogni soluzione diversa dalla direzione universitaria della “Magna Graecia” delle strutture che dovessero essere attivate in altre città, ipotesi questa contemplata dal decreto 136, sarebbe da noi fermamente respinta. Se ci sarà, in altre parole, una sezione staccata di cardiochirurgia a Reggio Calabria, questa dovrà essere dipendente funzionalmente dalla cardiochirurgia pubblica universitaria di Catanzaro. Questo è il pensiero del sindaco di Catanzaro, sostenuto autorevolmente da altri esponenti della maggioranza comunale e regionale, sul quale non ci sarà alcun arretramento”.