Un migrante, ospite della tendopoli di San Ferdinando, a Rosarno, nel reggino, è morto stamattina a causa di un colpo di pistola che sarebbe stato esploso da un carabiniere: dalle prime ricostruzioni dell’accaduto pare che il profugo avesse minacciato con un coltello il militare che, per difendersi, avrebbe estratto l’arma da cui partito il proiettile fatale per la vittima.
Il militare era intervenuto per sedare una lite fra due immigrati. Secondo le prime notizie, uno dei due contendenti ha estratto un coltello e si è avventato sul carabiniere, che ha reagito sparando.
Due poliziotti e due carabinieri sono rimasti feriti durante l’intervento compiuto nella tendopoli. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i militari erano intervenuti dopo la segnalazione di una rissa scattata all’interno di una tenda, pare per una sigaretta contesa. Al loro arrivo le forze dell’ordine sono state accolte con il lancio di oggetti da parte di un giovane, cittadino del Mali.
Tra questi oggetti, un grosso pezzo di ferro ha colpito alla fronte uno dei militari, procurandogli una profonda ferita. Davanti alla situazione critica il militare ha reagito sparando un colpo di pistola che ha ucciso un immigrato. Gli altri militari feriti avrebbero riportato delle fratture.
Attualmente la tendopoli ospita circa 500 persone, impegnate nella raccolta di agrumi e ortaggi nei campi della piana di Gioia Tauro. La tendopoli, realizzata dalla Protezione Civile regionale, non e’ al momento gestita da nessuna organizzazione, a causa della mancanza di fondi. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, la polizia scientifica e il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza.