“Continuo a porre l’attenzione sulla vicenda del Convitto Nazionale Galluppi di Catanzaro e sulla decisione, dell’Amministrazione Abramo, di revocare il bando per convittori e semiconvittori decretando nei fatti la prossima chiusura dell’importante istituzione regionale con sede nel Capoluogo.”Lo dichiara in una nota il consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo.
“Ricostruendo la vicenda – si legge ancora – nulla fa ben sperare. Prima la decisione negativa dell’Amministrazione di revocare, poi il disinteresse nonostante le mie continue sollecitazioni e richieste ufficiali, poi il tentativo di fare lo scaricabarile sulla Regione evidentemente ignorando la normativa, vedi in particolare la legge regionale 27 del 1985, in ultimo l’incontro blitz con alcuni genitori ed educatori di un mese fa al quale, prevedibilmente, nulla è seguito se non qualche formale azione nel tentativo di nascondere la reale e concreta volontà dell’Amministrazione Abramo. Non un atto dell’Amministrazione è stato prodotto. Al Sindaco evidentemente non importa che possa chiudere un istituto di prestigio, dove ha anche tra gli altri studiato Corrado Alvaro, non importa che chiuda l’ultima scuola del centro storico, servizio fondamentale, e non importa nemmeno che a finire per strada saranno almeno 23 lavoratori. Il silenzio regna sovrano ed è ancora più grave questo comportamento perché sottovaluta l’impatto sulle preiscrizioni. Insomma, la domanda è sempre la stessa: Sindaco Abramo – conclude Capellupo – perché vuoi chiudere il Convitto Nazionale Galluppi? Di qualcosa alla città”