Giunti quasi alla fine dell’anno scolastico, penso sia utile occuparci prima dell’inizio del nuovo, della questione mense scolastiche in città per evitare i classici ritardi e per alzare l’attenzione su una vicenda tipicamente catanzarese. E non è un caso che in queste settimane alcuni giornali calabresi si siano proprio occupati della vicenda e nello specifico del bando di gara infinito per l’assegnazione del servizio, del suo annullamento e delle continue proroghe alla ditta che eroga il servizio in città da circa 20 anni.
Una vicenda che necessariamente deve essere oggetto di attenzione, soprattutto in questo periodo di vuoto amministrativo e di assenza di governo della città, perché Catanzaro è un comune in gravi difficoltà economiche dove, però, il prezzo medio per utente del servizio mensa scolastica è più alto di almeno 250,00 euro in più rispetto alla media nazionale. Un dato impressionante che trova spiegazione solo nell’assenza di una sana e positiva pratica concorrenziale.
Per entrare nel merito con determinazione dirigenziale n.1391 del 18/04/2012 viene annullata la gara di appalto del servizio che per la prima volta, dopo 20 anni di monopolio, vede confrontarsi, alla pari, due aziende catanzaresi di importanza nazionale: Siarc e Ristorart.
Un evento in una città assolutamente poco concorrenziale come rivelano frequentemente le ricerche di mercato.
Cosa incresciosa è però che prima del blocco, la procedura di gara durata 4 mesi era già arrivata ai % del suo iter, con le offerte tecniche aperte e a parità di punteggio il comune avrebbe dovuto scegliere il prezzo più basso con risparmio per cittadini e casse comunali. Una scelta quindi quella dell’annullamento poco economica alla quale ha fatto chiaramente seguito una nuova proroga per la ditta già detentrice del servizio. Ma non finisce qui. La Commissione giudicatrice ha ritenuto che il bando pubblicato nell’agosto del 2011 avesse delle carenze in base al Codice dei contratti e, fatto sicuramente curioso, il presidente e segretario di questa Commissione sono gli stessi che hanno redatto il bando in qualità di dirigente del settore e responsabile del procedimento. Una situazione estremamente paradossale che rende ancora una volta l’idea delle problematicità della nostra città. Intanto il servizio continua ad essere erogato, con buona pace della concorrenza e del risparmio per le casse comunali in rosso della città. Su questa vicenda occorre capirne di più e probabilmente anche il Commissario del comune di Catanzaro, che ha firmato la proroga del servizio, può darci delle ulteriori chiavi di lettura e risposte precise perché questa vicenda per i cittadini, soprattutto per le famiglie utenti del servizio con i loro figli, suona proprio come l’ennesima presa in giro senza giustificazioni