Scene di disperazione ieri al centro oncologico regionale Fondazione Campanella, dove una giornata carica di tensione è culminata nel gesto eclatante di una dipendente che ha minacciato di gettarsi dal tetto.
Sullo sfondo, la protesta inscenata dai lavoratori con l’iniziale blocco dello sportello ticket, attuato per contestare l’avvio della procedura di licenziamento per i circa 180 dipendenti in esubero (su un totale di 256) della Fondazione, che non potranno transitare all’Azienda Mater Domini perché non assunti con un regolare concorso pubblico.
Solo 74 dipendenti tarati sui 35 posti letto di cui il polo oncologico dispone dopo i tagli, saranno risparmiati dal percorso a tappe forzate che scatterà il primo agosto. Già lunedì è fissato un incontro sindacale sui criteri per selezionare il personale che rimarrà nella pianta organica e quello per cui invece saranno attivate le procedure di mobilità. Saranno privilegiati parametri “oggettivi” come l’anzianità di servizio e il carico familiare.
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