Avversario di turno

Cammarata: i fischi di Catanzaro sono un ricordo

L’ex giallorosso pedina fondamentale nel Pescara di Sarri che vola verso i play-off

ROMA – Ferme
ai box a causa di neve e nebbia nell’ultimo turno di campionato, Pescara e
Catanzaro si ritrovano domani allo stadio “Adriatico”. Per il
Catanzaro
conta restare a galla. Per il Pescara una
vittoria vorrebbe dire settimo posto, proprio a ridosso delle quattro squadre
che occupano le posizioni utili per accedere ai play-off promozione.

UNA GRANDE STAGIONE – Il piccolo Pescara della scorsa stagione,
retrocesso e ripescato come il Catanzaro, si è
affidato al giovane tecnico napoletano Maurizio Sarri
con risultati ben al di sopra delle attese. Un calcio lineare, produttivo, a
volte anche entusiasmante. Il giusto mix tra giovani
di belle speranze, qualche calciatore da ricostruire psicologicamente (Cammarata docet, senza
dimenticare Bonfiglio), una buona dose di esperienza
in difesa. Una ricetta semplice ma produttiva. Con un pizzico di continuità in
trasferta il Pescara può sognare. Ora, urge soltanto ritrovare il feeling con
la città. Una tifoseria distante, depressa da troppi anni di anonimato
dopo gli anni gloriosi della serie A.

RINFORZI PER SOGNARE – La società abruzzese non vuole lasciare niente
d’intentato. Sia pur con la dovuta cautela e con un budget limitato, è arrivato qualche ritocco dal mercato di gennaio. In difesa
si è già inserito Lorenzi che consente a Sarri di far rifiatare Gonnella e Delli
Carri. L’argentino Gimenez, arrivato dal Newell’s
Old Boys, rischia di soffiare la fascia sinistra a Pesaresi, soprattutto dopo l’arrivo in settimana del
sospirato transfer. A centrocampo, lo scambio Monopoli-Cinelli
cambia poco in termini di gerarchie. Tognozzi e Luisi
sono inamovibili, Speranza è la prima alternativa.
Abbastanza simile la situazione di Baù che ha
lasciato la Triestina, ma inizialmente non dovrebbe trovare spazio neanche a
Pescara.

IL BOMBER PANCHINARO E IL BOMBER RITROVATO– Una delle grandi scoperte della stagione è Davide Matteini, capocannoniere bianco-azzurro con nove gol. La
sua clamorosa quaterna alla Triestina,tuttavia, non
gli ha garantito un posto da titolare, chiuso da Fabrizio Cammarata.
L’ex giallo-rosso, sbeffeggiato l’anno scorso a Catanzaro è diventato
una
pedina fondamentale nello scacchiere di Sarri.
I suoi movimenti da pivot favoriscono le incursioni delle tre mezzepunte che giocano alle sue spalle (Jadid,
Bonfiglio e Croce). Decisivi quattro dei suoi cinque gol (contro Verona,
Vicenza, Rimini e Mantova) che hanno regalato al Pescara dodici punti pesanti.

INFERMERIA VUOTA – Dopo lo stop forzato di sabato scorso, il Pescara
ha l’opportunità in quattro giorni di spiccare il volo, ospitando prima il Catanzaro, poi il Modena. Gli abruzzesi vengono da cinque
risultati utili consecutivi, tra i quali spicca il successo interno sul Mantova con la stoccata decisiva di Cammarata.
Speranza ha recuperato dall’influenza, ma a far coppia con Luisi in mediana ci dovrebbe essere Tognozzi, decisivo
nell’ultima gara di campionato con la Ternana.
Davanti ad Avramov (bloccato per la prossima stagione
dalla Fiorentina) giostreranno Zoppetti e Pesaresi sulle fasce, con Gonnella e Delli
Carri al centro. Dietro a Cammarata dovrebbero
esserci Jadid, Bonfiglio e Croce, anche se i rincalzi
di lusso Gautieri, Vigna e Matteini
scalpitano, così come i nuovi arrivati. Possibile anche un
cauto utilizzo del turn-over in vista dell’impegno di martedì.

TRADIZIONE GIALLOROSSA – All’andata il Catanzaro
centrò una rocambolesca vittoria grazie ad un’autorete di Pesaresi,
in una partita condita dal “solito” rigore fallito da Corona e dalla doppia
espulsione pescarese (Gonnella e Matteini). Anche il
vecchio “Adriatico” sorride al Catanzaro che ci ha
vinto tre volte e pareggiato due in nove precedenti. Nomi
nobili della storia giallo-rossa hanno posto il loro sigillo a Pescara: Rambone e Raise nella vittoria (poi
sancita a tavolino per un’invasione dei tifosi abruzzesi) del 1958; Ranieri
nella sconfitta (2-1) del 1974; Improta e Palanca nel
successo della stagione successiva; Nicolini
nell’unica sfida in serie A (pareggio 1-1 nel ’79-80); Lorenzo e Bivi nel 2-3
del 1984; Corona e Ascoli l’anno scorso (ancora una sconfitta per 3-2).

L’ultima vittoria giallo-rossa risale alla stagione ’89-90: finì 1-0 con un gol
di Bressi, prima che il Catanzaro
scivolasse nel baratro profondo della serie C.

PROBABILE
FORMAZIONE (4-2-3-1) –
Avramov; Zoppetti, Gonnella, Delli Carri, Pesaresi; Luisi, Tognozzi; Jadid, Bonfiglio, Croce; Cammarata.
All.:
Sarri.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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