Si è consumata questa mattina l’ennesima ed ulteriore offesa nei confronti della tifoseria catanzarese.
Una curiosa ed occasionale combinazione istituzional-calcistica ha consumato il delitto “perfetto”.
Vediamo ai fatti:
Domenica si disputerà Catanzaro-Catania, con le Aquile oramai retrocesse e gli etnei lanciati verso la serie A.
Il glorioso “Nicola Ceravolo” non poteva contenere tutto l’entusiasmo catanese, stimato in 4.000 ipotetiche unità .
La città di Catanzaro e la sua caratteristica conformazione urbanistica dedicano allo stadio una locazione particolare.
Fatte queste dovute premesse, aggiungiamo come durante questa stagione agonistica in due occasioni “orde” barbariche rispettivamente di 20/30 veronesi e modenesi hanno messo in tilt il “poderoso” sistema di tutela e sicurezza dell’ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive.
Vediamo alla vicenda di Catanzaro-Catania:
In settimana le sortite della dirigenza etnea prima e di un sindacato di polizia hanno parificato questo evento alle recenti vicende belliche dell’oriente.
Tutto questo nel silenzio dell’Uesse Catanzaro.
Successimante il Questore ed il Prefetto hanno scelto la pilatesca via del lavarsi le mani, hanno reputato “pericolosa” la presenza della gente sicula nella città dei tre colli,
Hanno messo sotto i piedi il rispetto per i tifosi e sopratutto per gli abbonati catanzaresi, tutto questo perchè?
Il Signor Questore non ha un piano di sicurezza dell’ordine pubblico atto a garantire una siffatta manifestazione sportiva?
Cosa ha spinto il Prefetto a prendere questa unilaterale decisione?
Cosa hanno fatto queste autorità dopo gli incidenti contro il Verona?
Possibile che il capoluogo di regione non è in grado di ospitare una manifestazione di questo genere?
Lo sanno che un paese come Asiago ha ospitato 200.000 alpini?Cosa hanno fatto queste autorità dopo gli incidenti contro il Verona?
Ed ora chi pensa alla sicurezza dei tifosi del Catanzaro che muoveranno verso Lecce? ed ai loro disagi?Ed hai danni economici?
Tutte domande che forse non troveranno mai risposte, ma che rendono molto chiaro il quadro della situazione.
Fatto sta che per l’ennesima volta il tifoso catanzarese non solo non viene minimamente tutelato. Offeso nell’onore della sua passione più grande, si vede costretto all’ennesimo viaggio della speranza.
Pare comunque chiaro che questo danno economico e non debba essere risarcito agli abbonati.
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