Filippo Vito Di Pierro, ex allenatore di Imperia e Argentina Arma di Taggia in Eccellenza e allenatore in seconda di Ze Maria, nell’epoca dell’FC Catanzaro nato con “Tribuna Gianna” è stato arrestato per scommesse clandestine dopo un clamoroso 0-12 subito dalla squadra che allena adesso, l’Eldense di Elda, cittadina vicina ad Alicante.
L’allenatore di 51 anni, è stato accusato da un attaccante e da un difensore della sua squadra di avere truccato la partita insieme ad altri giocatori.
Sullo sfondo ci sarebbe la rete delle scommesse clandestine della `ndrangheta dietro la partita che si sospetta truccata fra Barcellona B e Eldense della Segunda B spagnola (l’equivalente della nostra serie C), finita 12-0 sabato in favore dei catalani.
Filippo Di Pierro era stato assunto dal club nello scorso mese di gennaio, attraverso una non meglio precisata società italiana di management e investimenti sportivi. Gli inquirenti sospettano che dietro il sedicente rappresentante in carne ossa di questa società, l’italiano Nobile Capuani, non ci siano imprenditori, ma la malavita organizzata. Uno dei collaboratori di Capuani,Ercole di Nicola, fu coinvolto in Italia nel 2015 nella maxi-inchiesta Dirty Soccer che coinvolse anche il Savona calcio, penalizzato in classifica, e il suo allenatore Ninni Corda, squalificato 3 anni dalla giustizia sportiva e processato dalla giustizia penale con 1 anno e 4 mesi di patteggiamento.
Il difensore Emmanuel Mendy ha detto alla radio Cadena Ser che l’assistente di Di Pierro, Fran Ruiz, gli avrebbe parlato della combine in albergo prima della gara: «Mi ha chiesto se ci stavo e quanti soldi volessi, ma io non ho voluto nemmeno giocare. Ruiz mi ha spiegato che la richiesta veniva dall’allenatore, ma che me ne parlava lui perché Di Pierro non sa parlare bene lo spagnolo».
Il primo a insinuare il sospetto della combine era stato l’attaccante Cheikh Saad, con un post su twitter dopo la partita: «il 12-0 non è reale e tutto verrà alla luce al più presto», ha scritto.
Il Barcellona B, primo in classifica, non sarebbe coinvolto nello scandalo, come ha affermato l’allenatore della prima squadra Luis Enrique, dichiarandosi «contento del serio lavoro degli investigatori». L’unico dubbio è legato al punteggio, sia quello finale, 12-0, sia quello parziale del primo tempo, 8-0 per i catalani. Entrambi sarebbero stati venduti in quegli esatti termini agli scommettitori complici e anche se i calciatori dell’Eldense giocavano a perdere, fissare con esattezza il punteggio non appare impresa facile senza la collaborazione dell’altra squadra.
I guai giudiziari di mister Di Pierro hanno riguardato come suddetto anche la fallita FC Catanzaro, la società nata con l’associazione Tribuna Gianna che doveva fare rinascere il calcio in città dopo il fallimento dell’Us Catanzaro Spa di Claudio Parente e Massimo Poggi.
Infatti, la Procura della Repubblica di Catanzaro chiese il rinvio a giudizio di due ex dirigenti e cinque ex tesserati della società di calcio Fc Catanzaro, fallita negli anni scorsi.
Nello specifico, c’erano il dirigente Giuseppe Soluri, l’ex amministratore unico della società Antonio Aiello, l’ex direttore sportivo Malù Mpansikatu, l’allenatore Ze Maria e appunto il suo vice, Vito Filippo Di Pierro, oltre icalciatori Izia Mabundu Ngadrira e Juan Josè Martinez.
Tutti accusati di bancarotta fraudolenta.