Il nuovo scandalo del calcio-scommesse vive oggi una nuova puntata dell’iter disciplinare. Sono arrivati puntuali i deferimenti per 18 club e 26 tesserati (tra questi Erodiani, Paoloni, Signori, Sommese, Bettarini e Doni). Oltre ad Atalanta e Chievo in serie A e Ascoli, Verona e Sassuolo in serie B, nelle 31 pagine di comunicato stampa ci sono 11 club di Lega Pro segnalati dal procuratore Stefano Palazzi: Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana. Nel lotto figurano anche due società dilettanti, la Cus Chieti e la Pino Di Matteo. Tra queste squadre, solo due risultano deferite per responsabilità diretta, Alessandria e Ravenna. Sarebbero le uniche a rischiare la retrocessione, mentre per le altre – che saranno risultate colpevoli – si profila solo una penalizzazione da scontarsi nel prossimo campionato.
Il Ravenna, peraltro, era stato già escluso dalla Lega Pro nell’ultimo Consiglio Federale per delle irregolarità nella domanda di iscrizione. Bocciatura confermata ieri dall’Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni che ha cancellato definitivamente dalle mappe calcistiche anche l’Atletico Roma (escluso dal Consiglio Federale per una fideiussione falsa).
In questo momento, quindi, sono 75 le squadre titolate a giocare in Lega Pro nella prossima stagione. Il format previsto è di 76 squadre tra Prima e Seconda Divisione. Resta sospeso solo il giudizio del TNAS sulla controversia tra il Catanzaro di Cosentino e la Figc. Un caso anomalo che tiene col fiato sospeso l’intera tifoseria giallorossa. Ieri si è svolta l’udienza nell’aula dello Stadio Olimpico di Roma, ma non è stata raggiunta una conciliazione tra le parti. Si attende dunque il giudizio del Collegio Arbitrale. Sarà il Catanzaro la 76esima squadra a giocare in Lega Pro oppure verrà accontentato il Rimini che preme per entrare tra i professionisti dopo aver vinto i play-off di serie D? O entreranno entrambe?
Red
