Il Natale alle spalle, l’anno nuovo che si avvicina e un calciomercato invernale che dovrà riaccendere la speranza nei tifosi giallorossi.
Il Catanzaro ha deluso le aspettative, ancora una volta. La corazzata costruita nelle calde giornate di agosto si è sgretolata nel corso del girone di andata. La seconda rosa più esperta del torneo e il secondo monte ingaggi del Girone C. Il campo ha azzerato i valori della vigilia, relegando il Catanzaro alla settima posizione in classifica.
Da Calabro a Vivarini, l’equivoco Cinelli, gli stop di Rolando e Tentardini e tanto altro. Analizziamo la prima parte di stagione per capire cosa non ha funzionato e quali potrebbero essere le richieste del mister per il mercato di riparazione.
PORTIERI
Nonostante qualche errore, Branduani, Nocchi e Romagnoli garantiscono affidabilità. Calabro e Vivarini hanno entrambi confermato le gerarchie di avvio campionato e per la seconda parte del torneo non dovrebbero esserci variazioni.
DIFENSORI
Il reparto più completo. Fazio, Martinelli, Scognamillo, De Santis e Gatti formano probabilmente il reparto difensivo più forte del torneo. Una qualità confermata anche da Vivarini in una delle recenti interviste pre-partita. Anche in questo caso non sono previsti stravolgimenti e l’unico addio potrebbe essere quello di Monterisi.
CENTROCAMPISTI
In mezzo al campo il Catanzaro ha palesato più di una difficoltà. L’idea tattica di inizio stagione, nel 3-5-2 di mister Calabro, prevedeva Vandeputte centrocampista di squilibrio, Cinelli in regia, il solito Verna a dar fastidio con i suoi inserimenti e due esterni a completare il reparto (Rolando-Porcino). Un’idea tattica che tuttavia non si concretizzerà mai.
Cinelli è la delusione più grande del mercato fatto in estate. Capitano del Vicenza e oltre 100 presenze in Serie B, il curriculum del centrocampista romano non lascia spazio a dubbi e incertezze. Cinelli non è un regista puro, a Vicenza la cabina di regia è affidata a Luca Rigoni, ma i numeri del centrocampista sono importanti e società e mister valutano il suo profilo adatto a guidare le geometrie giallorosse.
Calabro lo lancia da titolare nelle prime tre gare ma il centrocampista non brilla. I pareggi di Picerno e Potenza risaltano i limiti di una manovra lenta e prevedibile, al suo posto mister Calabro impiega Risolo prima (anche lui in affanno) e Welbeck poi. Il centrocampista ghanese si prende la maglia da titolare, il Catanzaro colleziona 13 punti in 5 partite e Cinelli scivola nelle gerarchie del tecnico pugliese.
Un’altra variazione tattica rispetto allo scacchiere ipotizzato nel pre-campionato coinvolge la posizione in campo di Vandeputte con un impatto a cascata sulla corsia di sinistra, presidiata fino a quel momento da Porcino e Tentardini.
Il belga, impiegato inizialmente da mezzala nel 3-5-2, non riesce a esprimersi al meglio. Calabro conosce le qualità di Vandeputte e opta per un dirottamento a sinistra. Bombagi e Carlini si alternano al suo posto, Porcino diventa la terza scelta (superato anche da Tentardini), mentre il belga trova finalmente lo spazio per le sue accelerazioni. Vandeputte concluderà la prima parte del campionato da miglior assist-man del Girone C, secondo in tutta la Serie C soltanto a Ronaldo Pompeu del Padova.
Anche la corsia di destra, sulla carta la catena più offensiva, è condizionata dai problemi fisici di Rolando. L’esterno, classe 1995, salta ben nove partite delle venti disputate in questa prima parte del torneo. Bearzotti delude, probabilmente più adatto in una difesa a 4, e la società reintegra Bayeye per garantire una maggiore scelta in quella posizione. Mister Vivarini sorprende tutti e rispolvera Fazio terzino destro, il suo ruolo naturale prima dell’esperienza in giallorosso, preferendolo a Bearzotti e Bayeye.
In questa zona del campo il ds Pelliccioni interverrà sul mercato per individuare due o tre elementi e garantire più scelta al tecnico Vivarini. Cinelli, Porcino e Bearzotti sono in uscita, mentre Fazio dovrebbe tornare a guidare la difesa. Pertanto, tenendo conto degli infortuni di Tentardini e Rolando, la società lavorerà per individuare un regista e uno o due esterni (dipenderà dalle trattative in uscita).
ATTACCANTI
Dal reparto offensivo, come per il centrocampo, ci si aspettava qualcosa in più. Analizzando in dettaglio i numeri in campionato di Bari, Avellino e Catanzaro, notiamo come la differenza tra le squadre di vertice non sia in realtà così netta.
Nel Bari il solo Antenucci è arrivato in doppia cifra (10 gol), ma con ben 5 rigori all’attivo. A seguire troviamo Simeri e Bottas a 4 reti, Paponi e Cheddira a 3, Marras a 1 e Citro ancora a secco.
L’Avellino palesa le maggiori criticità con Maniero a 5 reti, Gagliano a 3, Kanoute e Di Gaudio a 2 marcature, Plescia a 1 e Micovschi ancora alla ricerca della prima realizzazione stagionale.
Anche nel Catanzaro le realizzazioni sono suddivise tra più attaccanti. Carlini è il capocannoniere con 6 gol, seguono Vazquez a 5, Cianci e Vandeputte a 4, Bombagi a 2 e Curiale a secco.
A fare la differenza, allo stato attuale, sono i gol dei centrocampisti. Ben 9 quelli dell’Avellino (2 Tito, 2 D’Angelo, 1 Mastalli, 2 De Francesco e 2 Carriero), 6 del Bari (1 Maita, 2 D’Errico e 3 Scavone), soltanto 2 quelli del Catanzaro (1 Verna e 1 Rolando).
Nonostante i numeri, la società interverrà sul mercato per potenziare il reparto offensivo e accontentare mister Vivarini. Il tecnico abruzzese, a differenza di mister Calabro, predilige uno schieramento a due punte e la rosa giallorossa non offre molte alternative.
L’esigenza di avere in rosa un’altra prima punta era emersa già in estate ma il mancato accordo per la cessione di Curiale aveva condizionato le ultime trattative, facendo sfumare l’affare Paponi.
Il club interverrà sul mercato, questa volta a prescindere dalla cessione di Curiale, per portare in giallorosso una o due pedine. Si cerca una punta che si possa giocare il posto da titolare con Cianci e si valuta una seconda punta di movimento che garantisca profondità.
L’identikit della seconda punta si avvicina molto alle caratteristiche dell’ex Di Massimo. L’attaccante, dopo una prima parte di stagione da dimenticare, è fuori dal progetto tecnico della Triestina e il ritorno in giallorosso, anche con l’approdo di mister Vivarini, non è da escludere.
LA SOCIETÀ
È un momento duro, probabilmente il più difficile dell’era Noto. I risultati maturati sul campo non stanno ripagando gli sforzi fatti in estate e il sogno di tutti sembra sfumare per l’ennesima volta.
Una situazione che smorza gli entusiasmi e rischia di lasciare spazio ad una eccessiva negatività.
È il momento di stringersi attorno alla proprietà e al direttore generale, restare uniti e riscattare la stagione nel girone di ritorno. L’organico del Catanzaro non è da rivoluzionare, occorre intervenire con pochi innesti, mirati.
Nel corso degli anni la società è cresciuta e si è strutturata, triplicando il numero di collaboratori e avviando nuove operazioni di marketing e comunicazione. Da non dimenticare le operazioni di restyling del tunnel del “Ceravolo” e della sala stampa, oltre che i lavori al centro sportivo di Giovino.
Oggi il Catanzaro è una delle realtà più importanti della terza divisione. Terzo posto del 2018-2019, settimo posto nel 2019-2020 (campionato non concluso e sconfitta al secondo turno dei playoff) e secondo posto nel 2020-2021, il Catanzaro da quattro anni è stabilmente tra i club che ambiscono alla promozione in Serie B.
La strada tracciata è quella giusta, e seppur alcuni club siano riusciti a vincere il torneo con progetti a breve termine, non dobbiamo dimenticare il percorso fatto da altre realtà come Benevento, Perugia, Lecce, Bari, Pisa, Alessandria e tanti altri club.
È il momento di perseverare perché, nonostante le delusioni, bisogna crederci. Devono crederci i tifosi e deve crederci la proprietà.
Ottimo articolo e giuste conclusioni. Il ritorno di Di Massimo potrebbe essere interessante sperando che ripeti l’exploit dell’anno scorso. Sicuramente non è Maradona ma ricordo che con i suoi dribbling e irruenza spesso sfondava le difese nemiche, in un attacco anemico come il nostro potrebbe essere utile. Per me Fella potrebbe essere un altro nome interessante, visto che all’Avellino è anche caduto in bassa fortuna.
Di Massimo è devastante. Con Vandeputte e Cianci potremmo davvero avere un altro Catanzaro
Serve qualcosa destra se non due almeno uno. Icardi e Bariti per me sono le figure migliori, ma con un Catania fallito penserei anche ad un ritorno di Russotto . Non abbiamo bisogno di Bearzotti e Bayeye. E forse anche Porcino non ha più nulla da dare
Serve, come vi dicevo, uno che salta veramente l’uomo e mette la palla al centro. Fin quando non crossiamo come si deve non vinciamo. Certo anche un’altra punta è importante. Fella sopra Di Massimo per me,ma anche Di Massimo va bene.La differenza è da fare sulle fasce.
Non sono d’accordo per Cinelli e comunque l’avrebbe rovinato il precedente allenatore e lo stesso errore l’ha fatto il nuovo perché quel giocatore ha bisogno di due incontristi a fianco. Se non vedono questo tipo di gioco è un altro discorso ma il giocatore non c’entra, evidentemente non hanno compreso le sue caratteristiche ed in più a causa di questo probabilmente non si trova a suo agio. A queste condizioni meglio cederlo ma io rimango in disaccordo perché le qualità le ha. Quantomeno deve arrivare uno pure più forte altrimenti è del tutto inutile.
non solo ha bisogno di due incontristi ma ha una struttura fisica tale che per entrare in forma non può fare un tempo sì, due partite in panchina, un’altra uno spezzone….ma stiamo scherzando?! La colpa è dello staff tecnico, non del giocatore.
se con due allenatori in 5 mesi non ha combinato nulla, mi sa che il problema è lui.
Scusami 7stars, ma con tutto il rispetto, non so quanto possa valere Cinelli ma per il semplice motivo che non è valutabile in quanto quando è in campo non gioca. Si nasconde dietro i raccattapalle. Essendo un oggetto misterioso quelle rare volte che gioca non ho fatto che guardarelo, credimi non ha voglia di giocare, di mettersi in mostra, di dimostrare le sue doti, se ce l’ha?!?! Gli unici passaggi che fa sono di 3-4 metri laterali, quando osa fare di più sbaglia clamorosamente. Sarà bravo come dici tu ma incide allo 0%. I calciatori bravi e soprattutto volenterosi si riconoscono anche se giocano 20 minuti.
Organizzazione va bene ma quando sbagli ogni anno il calcio mercato vuol dire che non ti intendi di calcio. Serve una persona che ne capisca di calcio che dia una mano dirigere tecnicamente la società perché noto non ha imparato nulla
Il migliore arrivo senza se e senza ma è Vandeputte …ma non ha un biennale…prenderei al volo Di Massimo perché una volta tanto è andato meglio da noi che altrove …e avrà voglia di riscatto
Concordo, è un caso più unico che raro.