La S.s.d Kennedy J.F., dopo il comunicato divulgato alcuni giorni addietro nel quale si manifestava il disappunto dinnanzi a quanto capitato durante e, soprattutto, a seguito della partita di campionato Gasperina-Kennedy dell’1 marzo scorso valevole per la sesta giornata di ritorno del campionato di terza categoria girone G, ove i propri giocatori ed un dirigente sono stati letteralmente assaliti da alcuni giocatori e da una sparuta rappresentanza dei sostenitori di casa, ha avuto modo di leggere, su alcune colonne stampa, la replica della società del Gasperina, attraverso le parole del suo presidente Gregorio Iannelli. Questi, si legge nella nota, ha totalmente <>.
Non volendo assolutamente alimentare ulteriori polemiche, ma semmai stemperare i toni, non possiamo tuttavia esimerci dal condannare le critiche rivolteci in modo del tutto scorretto ed estremamente infondate. La S.s.d Kennedy vanta ben 44 anni di storia, costellati da numerosi successi, tutti raggiunti all’insegna della lealtà e della correttezza sportiva. Pertanto non vediamo alcuna ragione per cui la nostra società avrebbe voluto alimentare una polemica gratuita e assolutamente priva di fondamento. D’altra parte il presidente del Gasperina, smentendo le nostre recriminazioni per quanto accaduto, è come se avesse condannato e respinto il referto arbitrale del direttore di gara pubblicato sul comunicato ufficiale n.45 del 04/03/2009, nel quale si legge di una multa alla società Gasperina e la << diffida del campo di gioco perché a fine gara nei pressi del cancello d’uscita dall’impianto sportivo diversi sostenitori hanno aggredito, colpendoli con calci e schiaffi, i tesserati della squadra avversaria. Nel corso della gara, inoltre, alcuni sostenitori hanno tentato di far irruzione nel terreno di gioco>>. Oltretutto il presidente del Gasperina, si legge nel comunicato della lega dilettanti, è stato inibito a svolgere ogni attività sino al 30/04/2009 perché, dal referto arbitrale, << nel corso della gara ha protestato nei confronti dell’arbitro rivolgendole espressioni offensive ed intimidatorie>>. La società Kennedy, per di più, oltre a sentirsi lesa, si sente addirittura accusata da quanto espresso nel comunicato della società di calcio Gasperina, secondo cui sarebbero stati compiuti atti di violenza da parte dei nostri giocatori. Il tutto è assolutamente falso; prova ne sia lo stesso comunicato relativo alla gara in questione, ove non appare alcuna sanzione disciplinare e neanche un cartellino giallo ai danni dei nostri tesserati.
Insomma a condannare gli episodi sgradevoli non è stata solo la società Kennedy, ma lo stesso referto arbitrale, pertanto non si possono smentire e rinnegare episodi assolutamente oggettivi.
La S.s.d. Kennedy tiene a ribadire, dopo averlo espresso in modo chiaro nel precedente comunicato, al quale si fa riferimento, che quanto accaduto ha offeso, a nostro avviso, la tradizione e la correttezza di una realtà sociale e di un intero comprensorio dalle solide radici storiche e sportive come Gasperina, che in toto certamente avrà preso le distanze da certi episodi.
Per quanto concerne l’assenza delle forze dell’ordine al termine della gara dopo essere state più volte sollecitate ad intervenire sul posto, la nostra società non ha additato alcuna responsabilità alla società del Gasperina, ma semmai ha voluto manifestare uno spiacevole e gravissimo disservizio che ha difatti facilitato l’evolversi degli episodi deplorevoli.
In conclusione la S.s.d. Kennedy J.F. 1965 in linea con i fondamentali principi di sport e lealtà che l’ha sempre contraddistinta nella sua storia, per stemperare i toni, invita, pubblicamente, la società del Gasperina ad un incontro chiarificatore nel quale l’unico vero vincitore possa essere lo sport e soprattutto la lealtà.
S.s.d Kennedy J.F.