Quinto pareggio consecutivo portato a casa dalla squadra giallorossa contro un Avellino che si tiene stretto il punto date le numerose assenze, specialmente nel pacchetto offensivo.
451 minuti in cui la squadra non segna su azione ma 540 minuti di imbattibilità sempre su azione è il dato delle partite dei giallorossi. Questo il pensiero del tecnico Calabro sui numeri citati: “Sul piatto della bilancia pesa di più il primo dato” afferma il mister, aggiungendo: “Ci sono delle difficoltà nell’andare a fare goal. Quest’anno ci sono delle problematiche che non avevo preventivato rispetto all’anno scorso” e prosegue: “Ora sta a me, allo staff, trovare le soluzioni se c’è qualcosa da cambiare. Se non si può fare qualcosa non la si deve fare per forza. Vediamo di trovare una soluzione che ci possa garantire di migliorare il primo aspetto e mantenere il secondo.”
È mancata ancora una volta la zampata per vincere e il pareggio in casa di una “grande” non è fattore di autostima dice il tecnico delle aquile. “Sono altri i risultati in casa dove meritavamo di vincere ma non l’abbiamo fatto. Si sarebbe lavorato con più entusiasmo e meno scetticismo” commenta il mister, il quale sottolinea anche l’inquietudine dei ragazzi.
Un pareggio messo a dura prova anche da una traversa e da azioni non concretizzate, così il tecnico analizza quelle azioni salienti: “I particolari fanno la differenza come l’episodio di Verna che ti può cambiare la partita in quanto l’Avellino è costretto a lasciare spazi nelle ripartenze e si innervosiscono. Con la traversa di D’Angelo stavamo addirittura rischiando di perderla! Nel secondo tempo dopo 10 minuti ci sono venute a mancare le forze, che posso giustificare solo per il fatto di avere un giorno in meno di riposo rispetto a loro.”
Ed ancora sottolinea che l’obiettivo principale è di trovare un’intesa dichiarando: “sono tutte delle valutazioni che devo fare, tocca a me trovare la soluzione” facendo notare però che cambiando sistema “sai quello che lasci ma non sai quello che trovi.”
L’aria che tira è pesante ma il tecnico alla domanda “teme per la sua panchina?” risponde così:
“Non mi interessano questi discorsi, penso a lavorare. La mia priorità è il bene del Catanzaro. L’allenatore che ha trovato soluzioni l’anno scorso è quello di quest’anno.”
Al termine della conferenza stampa ci si chiede se il mister è pronto a far riiniziare un campionato e mettere da parte questa prima fase di affanno. La reazione confortevole è espressa dichiarando: “Io ci credo tantissimo, ci credo guardando i ragazzi per come si allenano, come sono tristi se non si raggiungono i risultati, credo nel lavoro che facciamo, ci credo fortemente.
Jayra Lavecchia
Si vabbè devi trovare una soluzione…… però adesso no fra un anno, perchè se guardi la classifica siamo al limite della zona play off.
Speriamo non sia troppo tardi
Bene l’inserimento di Welbeck ora ci manca il contributo di Cinelli e di qualcuno che metta la palla dentro . Deluso dall’atteggiamento di Vandeputte , deve capire che non e’ venuto in vacanza in Calabria ma deve dare di piu’, la C non e’ la serie B.
Calabro te la do io la soluzione, prenditi foresti sotto braccio e fatevi na bella camminata fuori dal sansinato. Pelliccioni non lo nomino che è il cerri della situazione