CalabriaOltre sull’isola pedonale: respingere le resistenze


MOVIMENTO
POLITICO – CULTURALE
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E’ diventato il tormentone dell’anno. Non si parla di altro. L’istituzione dell’isola pedonale di Catanzaro ha monopolizzato l’attenzione di stampa, mass-media e siti “catanzaresi” che, giustamente,  danno molto spazio e prestano molta attenzione al dibattito in corso tra chi si schiera favorevolmente all’istituzione della ZTL su Corso Mazzini, e tra chi invece si oppone.

La posizione del nostro Movimento (decisamente favorevole al ripristino dell’isola pedonale)  è stata più volte chiaramente motivata e ribadita  pubblicamente.

Il motivo che ci spinge ad intervenire ulteriormente sull’argomento, riguarda l’ostinazione con la quale alcuni continuano a sostenere che la chiusura al traffico del Corso cittadino, non può prescindere dalla creazione di servizi collaterali (in primis parcheggi) che agevolino la cittadinanza alla fruizione del cosiddetto salotto della città.

Non sappiamo quanto quest’ultima opinione sia supportata dai numeri, se è vero come è vero che sia sabato sera che lunedì vigilia dell’Immacolata, Corso Mazzini è stato invaso da soli pedoni malgrado il parcheggio del Musofalo fosse desolatamente vuoto (solo cinque macchine parcheggiate alle ore 18) e le navette viaggiassero con il solo autista a bordo.

Se poi i negozi del centro fossero più o meno vuoti, allora è  forse il caso di ricercare altrove i motivi, e non addebitarli alla pretestuosa filosofia secondo la quale i negozi sono vuoti per colpa dell’isola pedonale.

Quando sia il parcheggio della funicolare (che serve il bacino d’utenza che viene da sud) che quello del Musofalo (che soddisfa le necessità dei cittadini del centro e del nord città) saranno pieni anche durante le ore serali, allora saremo pronti a sostenere la tesi della insufficienza dei servizi collaterali all’istituzione della ZTL sul Corso. Prima di allora NO.

Quello che pertanto chiediamo all’Amministrazione Comunale è di persistere fermamente nella volontà di cambiare una volta per tutte il volto del centro storico, respingendo le resistenze di quanti

vorrebbero che l’anarchia e il disordine tornassero a farla da padrone. Anarchia e disordine che, come è stato ampiamente dimostrato, non risollevano le sorti dell’economia cittadina.

Se chi ci governa saprà resistere alle pressioni di quei pochi intransigenti che non vogliono lo sviluppo della città, allora si scriverà una pagina di speranza per Catanzaro, sicuri che anche i commerciati un giorno, forse a denti stretti, ringrazieranno.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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