Fa discutere la proposta di legge regionale depositata in sordina lo scorso 9 febbraio in Consiglio regionale della Calabria. La norma, che disciplina la previdenza dei consiglieri regionali reca la dicitura: “Disciplina del sistema previdenziale di tipo contributivo e del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali”.
Una proposta firmata in modo trasversale da 20 consiglieri che indigna quanti non avranno mai una pensione, soprattutto i giovani. Per farlo, i politici calabresi utilizzano i dettami della legge nazionale 213 del 2012, che istituisce e disciplina un sistema previdenziale di tipo contributivo per i presidenti della Regione, i consiglieri e gli assessori regionali.
La proposta ha sollevato un polverone e un po’ da tutte le parti arrivano proteste contro la decisione bipartisan dei 20 consiglieri di accreditarsi da soli la “pensione”. Ira del M5S, non presente in consiglio, che con Federica Dieni, dice che “il tentativo di ripristinare il vitalizio, mascherandolo da pensione, messo in atto dai consiglieri regionali calabresi è l’ennesima riprova di quanto inadeguata, cialtrona e arrivista sia la classe dirigente che attualmente guida la Regione”.
“Nella Calabria della disoccupazione galoppante, nella regione più povera d’Europa, siamo costretti – continua la nota – ad assistere all’indegno spettacolo offerto da politici alieni e famelici, la cui unica preoccupazione è quella di garantirsi una ricca pensione a fronte di pochi anni passati a fare danni inestimabili nelle istituzioni”.
«Ci auguriamo – termina la nota – che il governatore Oliverio e il presidente del Consiglio Irto vogliano stoppare sul nascere questo tentativo di lucrare ancora sui sacrifici dei cittadini. In caso contrario, siamo pronti a scendere in piazza e a bloccare in ogni modo l’approvazione di una legge indegna».
Anche l’eurodeputata M5S Laura Ferrara in un post su Fb attacca la decisione del Consiglio regionale di varare la norma per i vitalizi. “La Regione Calabria si sta per scrivere l’ennesima vergognosa pagina della politica calabrese” e cioè una “proposta di legge regionale “Salva vitalizio”.
“In una regione – spiega Ferrara – in cui i giovani aspettano ancora i soldi di Garanzia Giovani, la disoccupazione è tra le più alte in Europa, dove in molti vivono sotto la soglia di povertà, i servizi sono quasi assenti per i cittadini e la sanità cade a pezzi, i consiglieri regionali hanno presentato una proposta di legge bipartisan che istituisce la pensione per i consiglieri regionali con una liquidazione d’oro. Dovrebbero solo vergognarsi!”. L’esponente politica riporta il nome dei 20 consiglieri che hanno firmato per il vitalizio.
Questi sono i 20 consiglieri regionali che hanno firmato la proposta di legge regionale “Salva vitalizio”:
Mimmo Battaglia (Pd),
Giuseppe Aieta (Pd),
Giovanni Arruzzolo (Ncd),
Domenico Bevacqua (Pd),
Arturo Bova (Democratici progressisti),
Francesco Cannizzaro (Casa delle libertà),
Francesco D’Agostino (Oliverio presidente),
Mauro D’Acri (Oliverio presidente),
Baldo Esposito (Ncd),
Giuseppe Giudiceandrea (Dp),
Giuseppe Graziano (Cdl),
Orlandino Greco (Op),
Michele Mirabello (Pd),
Ennio Morrone (Forza Italia),
Sebi Romeo (Pd),
Antonio Scalzo (Pd),
Franco Sergio (Op),
Giuseppe Neri (Dp),
Giovanni Nucera (La Sinistra)
Vincenzo Pasqua (Op)
Che Dio vi fulmini politici infami..
gli auguro di spenderli in medicine…