Ventidue anni di reclusione, due in meno di quelli che aveva richiesto il pubblico ministero. È la pena inflitta dal Tribunale dei Minori di Catanzaro a Davide Morrone, 18 anni, che l’anno scorso aveva colpito a coltellate la fidanzata 16enne, Fabiana Luzzi, e poi ne aveva bruciato il corpo. Un omicidio efferato da parte di un ragazzo, all’epoca minorenne, che si era consegnato reo confesso alle forze dell’ordine dopo il delitto di Corigliano.
Oggi la sentenza che non soddisfa pienamente le due parti. Il padre di Fabiana avrebbe voluto l’ergastolo per Davide, una pena non prevista nell’ordinamento italiano. La difesa, invece, ha sostenuto la totale incapacità di intendere e di volere del ragazzo che, da gennaio, è stato trasferito in clinica per aver tentato due volte il suicidio in carcere.