Le auto del consigliere regionale regionale della Calabria e avvocato penalista Arturo Bova, del Pd, e della moglie, sono state incendiate la notte scorsa ad Amaroni, piccolo centro della provincia catanzarese di cui Bova è stato sindaco sino all’elezione in consiglio.
Ignoti hanno cosparso le vetture – una 500 parcheggiata in strada ed una Grande Punto parcheggiata nel cortile dell’abitazione – e hanno appiccato le fiamme. Le auto sono andate completamente distrutte. Sono stati i vicini di casa ad accorgersi di quanto stava accadendo e ad avvertire la famiglia Bova.
Bova, eletto nel novembre scorso in Consiglio regionale con la lista Democratici progressisti, è stato sindaco di Amaroni sino a quel momento, ed è anche un noto penalista.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Girifalco che stanno cercando di accertare se nella notte ci sono stati movimenti sospetti che possano far risalire agli autori.
Nessuna ipotesi viene esclusa circa il movente, dall’attività politica a quella professionale di Bova.
Molti gli attestati di solidarietà nei confronti del consigliere regionale e penalista. Tra gli altri, il segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno ha detto: «In attesa che siano chiarite, dalle autorità preposte, le cause del grave attentato della scorsa notte non posso che rinnovare il mio invito ad Arturo Bova a proseguire, senza timori e con immutato, entusiasmo nel suo percorso politico e nel suo impegno civile, ribadendogli il pieno e caloroso sostegno di tutto il Pd calabrese».
Anche il gruppo consiliare Democratici e progressisti ha sottolineato la vicinanza a Bova in una nota a firma del consigliere Giuseppe Giudiceandrea: «Questo è stato un gesto spregevole che non ha colpito solo il collega Bova ma un’intera comunità ed è anche per questo che vogliamo ribadire con rigore la necessità di azioni mirate alla difesa forte dei principi della legalità in questa nostra difficile regione».