Mauro Briano è un altro di quegli elementi che, in serie C, pare giochi per errore della sorte. Gran tocco di palla, testa alta, buona corsa, si muove con eleganza, copre ampi spazi.
Fuori dal campo, poi, lo caratterizza una cortesia di modi tipica dei torinesi ed una facilità di dialogo da plurilaureato. « Ma che dottore e dottore â si schernisce subito â . Non scherziamo e pensiamo al Catanzaro » . Seguendo il suo invito, ecco sulla squadra le sue riflessioni: « Seguivo da bordo campo, ieri pomeriggio, una partita dei compagni che non avevano domenica giocato e commentavo come la nostra squadra è ben coperta da almeno due alternative per lo stesso ruolo. à questa sicuramente una garanzia per far bene, su cui non possono contare tutte le compagini. Direi che per la categoria, non manca niente » .
Ha 28 anni compiuti, il piemontese, ed un ragguardevole curriculum: due presenze in serie A con il Torino ad inizio carriera (â 94-â 95), 90 in B (Foggia, Gualdo, Reggina, Savoia e Monza), 76 in C1 con Gualdo e Lecco. Dopo un periodo difficile successivo alla stagione di Lecco e ad un suo iniziale trasferimento in Inghilterra, nella passata stagione s’è trovato a dover accettare la proposta in serie C2 del Gualdo, dove l’ex Cuttone l’ha apprezzato, facendone le lodi, nella fase del trasferimento del giocatore a Catanzaro.
« Con Cuttone abbiamo legato a tal punto, che quando ci siamo salutati ad entrambi è scappata qualche lacrima.
Poi, Mauro Briano parla ancora del suo Catanzaro: « Ci mancano solo i risultati.
Potevamo già avere qualche punto in più » . Sarà stato per errore o per sfortuna che s’è perso a Lanciano e non s’è vinto col Benevento? Briano la pensa così: « Bisogna trovare sempre una via di mezzo fra i meriti che portano alle vittorie e le colpe che si cercano nelle sconfitte. Lavoriamo solo per migliorarci, visto che è impossibile contrapporsi all’imprevedibile » .
Praticamente, la sua classe gli ha consentito di non aver bisogno d’ambientamento. Il centrocampista dà l’impressione che nel Catanzaro abbia sempre giocato. La sua versione, chiaramente, non è autocelebrativa: « Mi esprimo per quelle che sono le mie caratteristiche. Sto bene con tutti e sono contento » . Infine, sul suo rapporto con i tifosi, riferisce: « Sono eccezionali. Nonostante sia di Torino, ho sempre sostenuto che, dal punto di vista ambientale, il sud ha una marcia in più. I valori di qui, non si rintracciano altrove » .
Intanto, il Catanzaro raccoglie dai suoi giovani talenti le prime soddisfazioni: il centrocampista Fabio Rovrena, ex Vicenza, e l’attaccante Francesco Piemontese, ex Cosenza, sono stati convocati a Coverciano per il prossimo 23 settembre, per una selezione della rappresentativa under 21 di serie C.
Non s’è, intanto, minimamente placata la sete di calcio ed un po’ tutti sono con la testa alla gara di Foggia. Oggi, Braglia proverà il nuovo schieramento che, certamente, prevederà il ritorno di Ferrigno.
Ad arbitrare la gara è stato designato Luca Marelli, con cui il Catanzaro ha vinto, 2 anni addietro, in casa con il Fasano (1- 0) e quest’anno a Latina (1- 2).
Altrettanto bene ha fatto con Marelli in campo il Foggia, vittorioso l’anno scorso sia con il Sant’Anastasia ( 4- 2) sia con il Tivoli ( 2- 0). In uno scontro di gioco infine il capitano Ciardiello ha ieri riportato una distorsione al ginocchio sinistro.
Salvatore Blasco