Rassegna stampa

Briano assicura: Catanzaro d’assalto

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – C’è un’emergenza diffidati, per via dei 3 cartellini gialli di Alfieri, Briano ed Ascoli. Specie alla vigilia della notturna di Giulianova, non farebbe piacere a nessuno restar fuori. “In campo, non saremo condizionati da questo pensiero –commenta il ventottenne Mauro Briano- Spero, in ogni caso, che i diffidati non subiamo contemporaneamente un’altra ammonizione. Starò più attento, in considerazione che i cartellini gialli li ho ricevuti in occasione di un piazzamento di barriera e di 2 falli tattici.” Dimostrando diplomazia, continua: “Dovesse accadere, disponiamo di ottime varianti, pur tenendo conto che ci sono infortunati ed acciaccati eccellenti come Ciardiello, Andrisani, Ambrosino e Corazzini.” Con la capacità critica che lo ha sempre contraddistinto, così continua: “A Paternò ci siamo espressi meglio, perché i siciliani non erano il Crotone che, al contrario, ci ha messo in difficoltà. Ora, dobbiamo evitare di crederci forti. Il campionato è lungo e basta una vittoria per far cambiare ad una squadra classifica.” Torinese, con 2 presenze in A con i granata, Briano ha disputato 90 gare di B con Foggia (4), Gualdo (3), Reggina (34), Savoia (33) e Monza (16). Ha particolarmente sofferto la crisi societaria del Lecco, per cui aveva prima accettato un’offerta nella B inglese e, tornato in Italia per difficoltà di tesseramento, indossò, nella passata stagione ed a campionato iniziato, la maglia di C2 del Gualdo dell’ex Cuttone. Dopo i disagi degli ultimi tempi, Catanzaro è stata la soluzione dei suoi guai. Dando una lezione di riconoscenza e stile, così ricambia la fiducia: “Sono sempre le società che danno l’impronta. La squadra viene dopo. La Juventus n’è la classica dimostrazione. Ebbene, la società del Catanzaro sta dimostrando grande capacità. In un tale contesto di professionalità e serenità, i giocatori avvertiamo conforto ed ulteriori stimoli. I tifosi, poi, fanno il resto. A confronto di un grande pubblico, non escludo che anche gli arbitri si possano involontariamente condizionare, anche se fin’ora non siamo stati aiutati da nessuno. Specie se dovessimo vincere qualche altra gara, abbiamo sempre più bisogno di questa folla. Gli avversari, infatti, verrebbero al Ceravolo sempre più animati d’agonismo.” Frattanto, a proposito del ricorso di Zappella la Commissione d’appello non ha accettato la prova televisiva, limitandosi al supplemento di referto all’arbitro, che ha confermato l’iniziale versione. Fioriscono, infine, nuovi club, a conferma della generale ripresa degli entusiasmi. Dopo quello di Sersale, dedicato a Gianni Improta, ne sono stati annunciati altri 2 a Soverato e Lamezia.

Salvatore Blasco

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