Una vittoria all’ultimo respiro nella giornata più difficile contro la capolista Pontedera, arrivata al “Ceravolo” forte del miglior attacco del girone. Negli spogliatoi comprensibile l’euforia nell’ambiente giallorosso, mentre il tecnico toscano Indiani non riesce a nascondere un pizzico di delusione.
Il più euforico è naturalmente il presidente Cosentino, da poco rientrato da un viaggio di lavoro in Cina che lo ha tenuto lontano dal Catanzaro per tre settimane: «Un’emozione unica dopo 90 minuti di sofferenza. Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale, ma purtroppo non riusciamo a finalizzare tutte le occasioni che costruiamo. Giocavamo contro la capolista che ha dimostrato di essere una grande squadra: tre punti fondamentali per il morale». La classifica sorride adesso al Catanzaro che si è rilanciato verso le prime posizioni: «Non ho visto i risultati, ma posso dire che i nostri 16 punti sono tutti sudati e meritati. Io starò vicino sempre a questi ragazzi, almeno uno-due giorni a settimana, perché il gruppo è fondamentale». E sull’annunciato sblocco dei fondi per i lavori di ristrutturazione al “Ceravolo” il presidente aggiunge: «Se per il prossimo campionato, 2014-15, avessimo lo stadio nuovo e il campo B, gli spogliatoi e una tribuna stampa, sarebbe una vittoria non per me ma per la città e per i tifosi del Catanzaro».
Finalmente un sorriso per Nicola Fiore, spesso relegato al ruolo di comprimario in questa stagione, che descrive brevemente il “mischione” da cui è nato il gol-vittoria: «Una punizione deviata dal portiere sul palo. Io ero li e l’ho buttata dentro. Cerco sempre di allenarmi bene e di sfruttare le occasioni che il mister mi dà per giocare. Oggi è andata bene anche perché il Pontedera mi ha impressionato, ma noi abbiamo dimostrato di potercela giocare e abbiamo portato a casa tre punti fondamentali». La dedica per il gol-partita? «Ai miei genitori e alla mia ragazza che mi stanno vicini anche nei momenti più difficili».
Contento per la prestazione e per il successo anche Oscar Brevi, tecnico giallorosso: «Una vittoria importante, una vittoria della determinazione e dell’abnegazione. La squadra meritava, e sarebbe stata un’altra beffa se non avessimo vinto per quello che si è visto nell’arco dei 90 minuti. Abbiamo concesso solo due tiri dai 25 metri a una squadra che aveva segnato due gol a partita di media. E abbiamo costruito anche diverse palle-gol prima di riuscire a segnare». E a proposito dei problemi incontrati nello sbloccare il risultato, Brevi è lucido nell’analisi: «Ci aspettavamo le difficoltà che abbiamo incontrato perché il Pontedera era bravo a chiudersi e a ripartire. Speravamo che questa copertura e la loro aggressività calasse nella ripresa per poterli colpire. Una vittoria che dà morale e dà un segnale importante: che la squadra aveva metabolizzato la sconfitto di Perugia». E adesso il campionato del Catanzaro può essere a una svolta? «L’importante adesso è continuare a lavorare: è un segnale positivo senza dimenticare da dove siamo partiti. Siamo partiti rinnovando notevolmente la squadra, ma sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo».
Meno contento il tecnico del Pontedera Paolo Indiani: «Abbiamo sofferto l’arrembaggio del Catanzaro negli ultimi 10 minuti. Soddisfatto della prestazione, ma quando giochi con dei bambini in difesa, tutti ’92, ’93, ’94, non è facile. Potevamo concretizzare meglio alcune occasioni. Secondo me il risultato più giusto sarebbe stato un pari. Comunque è un campionato con un grande equilibrio. Per ora non sembra un campionato senza retrocessioni».
Red