CATANZARO – Riecco i nostri eroi. Tornati
in “Patria” dopo il ritiro di Nocera Umbra e accolti al Centro Sportivo
PoliGiovino da 2000 tifosi in festa. L’ultima notizia arrivata nel pomeriggio
non ha in alcun modo inciso sul morale dei giallorossi. La Figc, infatti, accorgendosi
dei macroscopici errori commessi con i deferimenti del 9 agosto, ha provveduto,
un po’ in ritardo, ha notificare il deferimento al Chieti Calcio e al tesserato
neroverde Califano anche per la gara Chieti-Catanzaro del 16 maggio scorso.
Nessuna paura, comunque. La dirigenza, ancora per una volta – l’ennesima – ha
provveduto a tranquillizzare tutti. Il Catanzaro non ha nulla da temere.
E sul campo è stata la squadra a confermarlo creando un’atmosfera eccezionale
e regalando qualche sorriso ai tanti tifosi che hanno sfidato il caldo e il
traffico per riabbracciare i propri beniamini. Nella mattina la squadra si era
già allenata in Calabria ma sul terreno di Steccato di Cutro.
Poche le indicazioni emerse dalla seduta. L’unica notizia è la volontÃ
di mister Braglia di puntare tutto sulla difesa a tre, scegliendo un 3-4-1-2
già visto nelle ultime amichevoli pre-campionato. Nella partitella il
tecnico di Grossetto ha riservato anche un occhio di riguardo per la linea difensiva
a quattro schierando la formazione senza casacca con un 4-3-1-2.
La formazione con le casacche (quella che un tempo veniva definita “titolare”)
era formata da Lafuenti tra i pali, Grava, Zattarin e Monaco a comporre la linea
difensiva da destra a sinistra, Dei, Campolo, Briano e Ascoli a centrocampo
e Carbone, fantasista, a servire le due punte Corona e Cammarata. Gli “avversari”
scheravano Manitta in porta, Pastore, Bonomi, Dal Canto e Vanacore in difesa
(che comunque ha spesso modificato il suo assetto durante il gioco), De Simone,
Alfieri (uscito anzitempo cautelativamente per alcuni fastidi muscolari), Ferrigno
e Cunzi a servire Arcadio e Piemontese.
E’ praticamente ufficiale l’esclusione dalla rosa di Pierotti, Luiso, Caterino
e Andrisani. Unico assente, invece, Antonio Morello, rimasto a riposo.
in “Patria” dopo il ritiro di Nocera Umbra e accolti al Centro Sportivo
PoliGiovino da 2000 tifosi in festa. L’ultima notizia arrivata nel pomeriggio
non ha in alcun modo inciso sul morale dei giallorossi. La Figc, infatti, accorgendosi
dei macroscopici errori commessi con i deferimenti del 9 agosto, ha provveduto,
un po’ in ritardo, ha notificare il deferimento al Chieti Calcio e al tesserato
neroverde Califano anche per la gara Chieti-Catanzaro del 16 maggio scorso.
Nessuna paura, comunque. La dirigenza, ancora per una volta – l’ennesima – ha
provveduto a tranquillizzare tutti. Il Catanzaro non ha nulla da temere.
E sul campo è stata la squadra a confermarlo creando un’atmosfera eccezionale
e regalando qualche sorriso ai tanti tifosi che hanno sfidato il caldo e il
traffico per riabbracciare i propri beniamini. Nella mattina la squadra si era
già allenata in Calabria ma sul terreno di Steccato di Cutro.
Poche le indicazioni emerse dalla seduta. L’unica notizia è la volontÃ
di mister Braglia di puntare tutto sulla difesa a tre, scegliendo un 3-4-1-2
già visto nelle ultime amichevoli pre-campionato. Nella partitella il
tecnico di Grossetto ha riservato anche un occhio di riguardo per la linea difensiva
a quattro schierando la formazione senza casacca con un 4-3-1-2.
La formazione con le casacche (quella che un tempo veniva definita “titolare”)
era formata da Lafuenti tra i pali, Grava, Zattarin e Monaco a comporre la linea
difensiva da destra a sinistra, Dei, Campolo, Briano e Ascoli a centrocampo
e Carbone, fantasista, a servire le due punte Corona e Cammarata. Gli “avversari”
scheravano Manitta in porta, Pastore, Bonomi, Dal Canto e Vanacore in difesa
(che comunque ha spesso modificato il suo assetto durante il gioco), De Simone,
Alfieri (uscito anzitempo cautelativamente per alcuni fastidi muscolari), Ferrigno
e Cunzi a servire Arcadio e Piemontese.
E’ praticamente ufficiale l’esclusione dalla rosa di Pierotti, Luiso, Caterino
e Andrisani. Unico assente, invece, Antonio Morello, rimasto a riposo.