CATANZARO  «Ho temuto sul serio che non ce l’avremmo più fatta a sbloccare il risultato. Le stavamo provando tutte: ho inserito gente fresca, tentato di cambiare qualcosa tatticamente, ma quella palla non voleva proprio entrare. Per fortuna, alla fine, è andata bene». Tira un sospiro di sollievo Piero Braglia, al termine di una soffertissima ma vittoriosa gara.
A dirla tutta, la sofferenza va accreditata molto più alla sfortuna sotto porta, che alle reali difficoltà incontrate dai calciatori giallorossi. «Nessuno può obiettare  conferma Braglia  che il Catanzaro ha meritato i tre punti. Ciò che mi ha dato più grattacapi, è il fatto che loro aprivano troppo su Ferriera Pinto, stringendo viceversa su Marchini, che così si trovava sempre libero di ricevere palla. Il Lanciano era ben messo in campo, ci ha chiuso bene gli spazi, ma la differenza tra noi e loro è che noi abbiamo creato tantissimo, preso due pali e giocato l’intera ripresa nella metà campo avversaria, mentre loro non si sono mai affacciati nella nostra area di rigore».
Il tecnico toscano concentra poi la sua analisi sulla prestazione di Domenico De Simone, in campo dal primo minuto. «Si è mosso molto bene  ha risposto con decisione -, dimostrando di essersi già inserito nel gruppo. Bisogna tenere conto che da oltre due mesi stava fuori, svolgendo solo del lavoro in palestra». Anche Morello ha ben esordito e con questi piccoli, ma necessari ritocchi, Braglia vede soddisfatte le sue aspirazioni. «Sono arrivati elementi molto validi, che ci daranno una mano nel prosieguo di questo campionato. Si tenga presente però, che questo è un gruppo già ben amalgamato. La squadra ha una sua fisionomia e bisogna dare la precedenza a chi ci ha portato fin qui. I nuovi avranno il loro spazio, ma devono meritarselo».
Una delucidazione che chiude ogni discussione sul fronte mercato e sull’arrivo di un altro attaccante. «Il mercato per me è chiuso. Non vedo perché sostituire un calciatore come Biancone, che io considero fortissimo e importantissimo per questa squadra. Siamo un gruppo magnifico, in cui hanno ricevuto il miglior benvenuto anche i nuovi arrivati, checché se ne dica in giro. Del gruppo su cui sto puntando in questo momento, di sicuro non partirà nessuno. Partirà probabilmente qualche giovane, perché è giusto che trovino più spazio altrove».
Sul mercato mette la parola fine anche il presidente giallorosso Claudio Parente, che spiega il perché di questi acquisti. «Credo che abbiamo scelto in modo oculato, prendendo gente che possa ricoprire più di un ruolo e darci maggiori garanzie in prospettive future. Una società seria deve programmare il futuro e gente come Zattarin, Morello e De Simone, potrebbe giocare con disinvoltura anche nella serie cadetta. Morello può giocare su tutto il fronte d’attacco, a destra e a sinistra, oltre che come trequartista. De Simone e Zattarin, allo stesso modo, possono ricoprire più di un ruolo e questo è di fondamentale importanza per cullare ambizioni prestigiose. Con questo non voglio dire che andremo di sicuro in serie B, ma che ci troveremmo, in quel caso, con le spalle ben coperte».
Domenico Concolino
Puccica soddisfatto comunque
«Il Lanciano
ha personalità »
Bussi, ritorno emozionato
CATANZARO  «Sono contento per come ha giocato la squadra nel primo tempo, un po’ meno per come lo ha fatto nel secondo. Certamente però, venire a Catanzaro, di fronte a questo pubblico, opposti ad una formazione di questo calibro e giocare con tre punte e per altro molto bene, vuol dire avere grande personalità . Per questo non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi». Il tecnico del Lanciano Puccica chiude con serenità la pratica Catanzaro e conferma la massima fiducia nei suoi ragazzi. Tra questi, alcuni vestivano il ruolo di autentici osservati speciali.
Ragazzi come Daniele Conti, figlio del grande Bruno, Mezzavilla, a cui è interessato anche il Chelsea o Bussi, vecchia conoscenza del calcio catanzarese. «Tornare in questa città è sempre una grande emozione  confessa proprio Bussi -. Qui c’è un tifo eccezionale e anche oggi (ieri, ndr) è stato incredibile. Più volte ho sentito dei veri boati, che in pochi stadi si possono udire. Noi ce l’abbiamo messa tutta per portare via almeno un punto, nel primo tempo avevamo giocato anche molto bene. Poi nel secondo tempo ci siamo chiusi, ma il Catanzaro è riuscito comunque a trovare la via del gol. Dispiace, ma vanno fatti i complimenti a questa squadra».
d. c.