Rassegna stampa

Braglia: «Mai accontentarsi»

L’allenatore del Catanzaro alza il tiro chiedendo più continuità ai suoi
Il Quotidiano

CATANZARO ­ «La squadra non deve mollare. Sull’uno a zero, avremmo dovuto attaccare ancora, e invece ci siamo accontentati. Ecco, penso che nel calcio non bisogna mai accontentarsi».
A mente fredda, il giorno dopo il vittorioso esordio in C1 è questo l’unico appunto che Piero Braglia rivolge alla sua squadra. Rinunciare a tenere in mano il gioco una volta in vantaggio era uno dei leit motiv della scorsa stagione. Certo, la compagine guidata da Dellisanti sopperiva con cuore e carattere a questo atteggiamento, tanto da riuscire a centrare la finale play off.
Una giornata perfetta quella di domenica scorsa, il Catanzaro giocava la prima partita di C1 dopo dodici anni di quarta serie. Ottomila erano gli spettatori in visibilio per la doppietta di Corona. Il presidente della Vis Pesaro, dopo aver assistito al match due giorni fa, ha definito il pubblico locale “assatanato”, così come il tecnico Fabbri è rimasto fortemente colpito dal colpo d’occhio offerto dalla Capraro. Un pubblico che è la vera essenza di questa società.
Lo stesso Braglia dice: «Quando sentivo che alcuni tifosi del Catanzaro si erano resi protagonisti di fatti incresciosi, non potevo crederci, perché li conoscevo. Quando ero giocatore al Ceravolo c’erano più di 30.000 persone, conosco, quindi, quello che possono dare i sostenitori catanzaresi. Sono felice di questo entusiasmo».
Anche la quotidianità del tifoso catanzarese si sta modificando. C’è un’attesa maggiore in vista dell’appuntamento domenicale. L’antistadio è già gremito alcune ore prima del fischio d’inizio. Consultando il Televideo Rai non si deve più scorrere fino alla pagina 218 per avere gli aggiornamenti in tempo reale, il girone B, infatti, è alla 215.
Anche il classico appuntamento della domenica sera con “Novantesimo minuto” è più gradevole quando la conduttrice legge sul gobbo i risultati di C1. Non è uno scherzo, il Catanzaro c’è. Dopo dodici anni di C2, anche queste piccole inezie sono gradite.
I tre punti arrivati domenica scorsa con i marchigiani, chiudono il cerchio in una domenica finalmente da conservare nel cassetto dei ricordi. C’è da dire che gli avversari non costituivano un ostacolo insormontabile: «Davanti non avevamo una grandissima squadra ­ ammette il tecnico toscano ­ La reazione al loro pareggio è stata buona, Ferrigno è stato grande, bello l’assist per il secondo gol di Corona. C’è, però, ancora molto da lavorare. I giocatori che ho sono abituati a fare in una certa maniera. Sull’uno a zero, ci siamo accontentati del risultato. Non si può rischiare di buttare al vento quanto fatto accontentandosi del minimo vantaggio. Non bastano Ferrigno e Corona. Sono ragazzi che hanno gran cuore, ma nel calcio è stupido accontentarsi, si può migliorare anche a 40 anni. Se lo faccio io, non vedo perché non debbano farlo anche gli altri. Toledo? Prima di parlare di un suo rientro, bisogna vedere se meriterà di avere un posto in squadra. Deve dimostrare che può giocare. Lui ha compiuto un brutto gesto nella finale con l’Acireale».
«Gli altri rientri? Chi è assente ha sempre torto», risponde Braglia con una battuta. L’allenatore giallorosso prosegue: «Il gruppo deve lavorare senza troppe pressioni, non è facile fare un campionato da protagonisti, è per questo che l’obiettivo è farne uno tranquillo».
Poi il trainer conclude parlando dei prossimi avversari: «Il Lanciano è una squadra con un gran temperamento. Il campo è stretto, il pubblico è caldo. Certo, è una dimensione diversa rispetto a Catanzaro. Loro sono forti davanti, hanno il brasiliano Ferreira che va temuto. Lo scorso anno hanno fatto bene, anche se ora hanno cambiato molto, c’è un nuovo allenatore. Hanno, comunque, gente di qualità in squadra. Non siamo in C2, e siamo gli ultimi arrivati. Bisogna fare attenzione».
Oggi la squadra riprenderà gli allenamenti, proprio in vista dell’ostica trasferta. I tifosi, infine, potranno sottoscrivere gli abbonamenti per questa stagione fino a domenica 14, quando al Ceravolo sarà di scena il Benevento.

Enrico Foresta

Autore

God

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