BOTTICELLA 7 – La solita saracinesca tra i pali. Un’uscita alla disperata su Miftah, una parata miracolosa su Cacciaglia, un paio di salvataggi sulla linea di porta. Il migliore dei giallo-rossi, nonostante qualche uscita da brivido e un paio di rinvii sbilenchi.
PRIOLO 6,25 – Ripescato ormai in pianta stabile da Domenicali, sforna un’altra prestazione positiva. I piedi non sono dei migliori e il contributo alla fase offensiva è limitato, ma dalla sua parte non si passa. Miftah e Ciotti sono costretti a cercare fortuna altrove, spesso accentrandosi per tentare la conclusione.
MORLEO 5,5 – La pallottola vista a Cassino è rimasta a casa. I problemi muscolari ne limitano il rendimento. Pochissime le accelerazioni sulla fascia, qualche cross impreciso e un doppio passo alla Cristiano Ronaldo spettacolare ma inefficace. Domenicali lo richiama in panchina dopo pochi minuti del secondo tempo. (MAZZOLI 6 – Non è un terzino e si vede. Prova a imitare il Morleo di Cassino, ma le sue scorribande sulla sinistra si infrangono quasi sempre sul muro avversario).
COPPOLA 6 – La solita prestazione di quantità, a supporto di Cuffa. Tappa le falle aperte dagli inserimenti dei centrocampisti giallo-rossi e frena un pericoloso contropiede guidato da Miftah in superiorità numerica. Qualche problema fisico lo condiziona nella ripresa e il Catanzaro ne risente in copertura.
ZINI 6,5 – Chiama male un fuorigioco in apertura, poi cresce col passare dei minuti anche se soffre in qualche caso il rognoso Gaeta. Sempre puntuale nei rilanci, sfiora il gol con un colpo di tacco fortuito che tocca la parte alta della traversa.
GIMMELLI 5,5 – Un passo indietro rispetto alla prestazione di Cassino come sostituto di Ballanti. Qualche apprensione nello spazzare l’area di rigore, si perde Schettino nella migliore occasione da gol per il Vasto. Per sua fortuna il guizzante attaccante abruzzese devia debolmente verso la porta giallo-rossa. Saltato in un paio di circostanze dalle percussioni centrali di Miftah e Schettino.
CUFFA 6 – Indubbiamente l’uomo di maggior qualità del centrocampo di Domenicali, bravo anche in fase d’interdizione. All’inizio distribuisce saggiamente il gioco, spostando con i tempi giusti il pallone da una fascia all’altra. Si perde, però, nel momento del passaggio filtrante o del lancio per le punte. Irritante nella prima parte della ripresa, negli ultimi minuti viene spostato più avanti al posto di Wahab. È troppo tardi anche se prova a inventare l’assist decisivo per Bueno.
WAHAB 4,5 – Continua il momento no del nigeriano, assente ingiustificato della gara. Mai un’idea giusta, mai un passaggio smarcante. Spesso anticipato dai difensori abruzzesi, prova il tiro da lontano in una sola occasione all’inizio della gara. Poi gioca sempre spalle alla porta fino all’inevitabile sostituzione. La sensazione è che i suoi piedi buoni potrebbero servire qualche metro più indietro con Cuffa in posizione avanzata, anche se l’esperimento all’inizio del campionato non era riuscito. Così pero rischia di diventare l’uomo in meno del Catanzaro. (RUSCIO S.V. – Uno scampolo di dinamismo puro al posto di Wahab. Poteva servire prima).
BUENO 5,5 – Difficile giudicare obiettivamente un giocatore che ha portato con i suoi gol il Catanzaro alle soglie dei play-off. Difficile giudicare obiettivamente un giocatore al rientro dal primo minuto dopo due mesi di stop. Difficile giudicare obiettivamente un giocatore abbandonato a se stesso negli ultimi 40 metri di campo, malmenato a turno dai tre centrali della Pro Vasto, servito poco, male e spalle alla porta. Lui, però, aggiunge alla scarsa condizione fisica e ai limiti della squadra un nervosismo immotivato, errori banali in fase di controllo e una ghiotta occasione fallita a pochi minuti dalla fine.
CUNZI 5 – Altro oggetto misterioso. Non si avvicina mai alla porta avversaria, non salta mai l’uomo, mostra qualche numero in palleggio da giocoliere ma sempre fine a se stesso. Si danna l’anima, ma forse un po’ di riposo gli servirebbe, anche per ritrovare l’umiltà del girone d’andata. (FIORE 5,5 – Chiamato ancora una volta a sostituire Cunzi, non sfrutta l’occasione. La sensazione è che la fascia non sia il suo territorio. Non tenta mai di sfondare dalla sua parte, anzi rincula sempre preferendo un passaggio semplice all’indietro col risultato di rallentare la manovra della squadra).
MERITO 5,75 – Corre come un forsennato avanti e indietro, senza tuttavia incidere in fase avanzata. Molti cross scentrati, un paio di tiri velleitari e scarso sostegno a Bueno. Mai un guizzo vincente. Discreto in fase di copertura e di pressing alto sull’impacciato Aquino.
ALL. DOMENICALI 5 – Quando il risultato gli dà ragione, si può obiettare poco. Ma la partita di oggi deve essere un campanello d’allarme. Un passo indietro netto rispetto a Cassino, un ritorno alla brutta prestazione di Celano. I problemi nella costruzione e nella preparazione della squadra e gli infortuni non devono diventare alibi buoni per ogni occasione. La sensazione è che in alcune partite sia necessario osare di più, magari inserendo una punta in più almeno nell’ultimo spezzone di gara. Bueno, in queste condizioni e senza adeguato supporto, è inutile. Forse sarebbe stato meglio partire con Guidone, bravo nel gioco di sponda e nel far salire la squadra, affiancandogli nella ripresa il bomber argentino. Soprattutto se le due ali e Wahab non indovinano un dribbling e i cross arrivano solo dalla trequarti. Altrimenti il risultato è zero tiri in porta in 90 minuti e Botticella migliore in campo.
Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net
Botticella salva il Catanzaro tradito dai suoi uomini migliori
Pro Vasto-Catanzaro 0-0: le pagelle di Ivan Pugliese
VASTO – Il Catanzaro esce indenne da Vasto e porta a casa un punto firmato Botticella. Il portierone giallo-rosso nega per tre volte il vantaggio agli abruzzesi, riscattando la brutta prestazione della squadra, tradita dai suoi uomini di maggiore qualità. Bueno e Morleo fuori condizione, Cunzi e Merito poco efficaci, Wahab nullo. Tra i giallo-rossi le note positive vengono da Zini e Priolo, mentre Cuffa predica nel deserto.