Società

“La cessione del Catanzaro è questione di giorni”

Intervista a Domenico Cavallaro: “La vecchia società non esiste più, aspetto buone notizie dagli imprenditori catanzaresi. I tifosi? Mi auguro che domenica tornino a sostenere la squadra. In questo modo faciliterebbero molte cose”

NON SIAMO ancora all’atto conclusivo, ma la sensazione è che l’Us Catanzaro stia per cambiare padrone. La conferma arriva da Domenico Cavallaro, che proprio ieri sera ha avuto la delega, dal Consiglio d’amministrazione, a trattare la cessione dell’intero pacchetto azionario (compresi, quindi, i soci di minoranza). In altre parole da oggi chiunque voglia acquisire la società giallorossa dovrà rivolgersi al presidente dell’Esi-Sud. Come nostra abitudine abbiamo contatto telefonicamente Cavallaro per avere notizie dettagliate.
“Al momento – sottolinea l’imprenditore – non c’è nulla di concreto. Pino Albano? Le ripeto che nessuno si è fatto vivo. Tra l’altro ci terrei a precisare che non ho il piacere di conoscere l’ex presidente del Catanzaro, nonostante qualche organo di stampa abbia addirittura parlato di ‘profonda amicizia’. L’unica cosa che posso dire è questa: Gianni Improta, che come lei afferma potrebbe essere l’interfaccia di Albano, è passato in sede nei giorni scorsi per salutare Salvatore Mancuso. Tutto qui, nessuna richiesta ufficiale. In ogni caso…”.
Nonostante la doccia fredda iniziale (nella mattinata, infatti, alcune indiscrezioni davano per certo il cambio societario), è lo stesso Cavallaro a mostrarsi ottimista per il futuro. “Sono convinto – afferma – che nei prossimi giorni si potrà concludere l’intera vicenda. Vede, molti sostenevano che la presenza di Giovanni Mancuso alla testa della società era d’ingombro alla cessione. Bene, da ieri quel gruppo dirigente non esiste più e la mia nomina va letta in questa direzione: adesso le persone interessate dovrebbero uscire allo scoperto in breve tempo. Prima della riunione del 14 dicembre? Se per questo si potrebbe anche chiudere subito. La ricapitalizzazione, in questo caso, spetterà ai nuovi soci. Voglio precisare anche un’altra cosa: si è scritto che il Catanzaro è indebitato. Ciò non corrisponde al vero: chi subentra non deve dare nulla ai vecchi soci, ma solo accollarsi gli oneri della stagione attuale. Di quanto stiamo parlando? Preferirei non fare cifre, comunque non siamo distanti dai 750 mila euro da spalmare nella stagione”.
A riprova che la vecchia gestione è sicura del passaggio di quote c’è la disarmante ammissione sul mercato di gennaio. “Nuovi acquisti? Non ci abbiamo proprio pensato. Noi riteniamo che per quella data siano già in sella i nuovi proprietari e pertanto decideranno loro il da farsi. Se accadesse il contrario? A quel punto dovremmo riunirci per valutare come comportarci. Si tratterebbe di spendere altri soldi e non so se ci sia questa volontà. Del resto, oramai da mesi si chiede alla dirigenza attuale di farsi da parte, sarebbe un controsenso pretendere dalle stesse persone ulteriori sacrifici economici. Giovanni Mancuso in questi quattro anni ha cercato di portare il Catanzaro verso posizioni più consone: non c’è riuscito per una serie di motivazioni, compresi errori di gestione da lui stesso ammessi. Ora questo compito spetterà ad altri. A questo proposito vorrei lanciare dal vostro sito due appelli”.
Prego, Cavallaro. “Il primo è rivolto agli imprenditori catanzaresi: la squadra giallorossa è un bene di tutta la città. Mi aspetto che qualcuno raccolga l’eredità di Mancuso, anche perché non ci sono alternative se non il fallimento. Mi sembra giusto che questo onere-onore ricada sulle aziende che prosperano in città. Da questo punto di vista mi aspetto una risposta chiara e immediata. Il secondo invito è per i tifosi: continuare a disertare lo stadio sarebbe incomprensibile. La protesta era rivolta nei confronti di una società che non esiste più. Si è oramai voltato pagina e quindi spero che gli ultrà ritornino a sostenere la squadra. Tra l’altro il loro comportamento può incidere sulla trattativa. Cosa voglio dire? Semplice: se il Catanzaro riuscirà a fare bene nelle prossime due partite, i prossimi acquirenti saranno maggiormente invogliati a rilevare prontamente le quote. Non solo, in questo caso anche la campagna acquisti sarà mirata per centrare la promozione. Insomma, è arrivato il momento di remare tutti dalla stessa parte”.
Francesco Ceniti

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