È in corso da stamani una vasta operazione (denominata “Kiterion II”) dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, in collaborazione con i colleghi di Catanzaro, per la cattura di 16 persone, tra capi e gregari della cosca che farebbe capo alla famiglia di ‘ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro con ramificazioni nel Nord Italia. Al blitzpartecipano circa un centinaio di militari che stanno setacciando l’intera fascia dell’Alto Ionio calabrese.
Gli arresti sono stati ordinati dalla DDA di Catanzaro per i reati di associazione mafiosa, estorsione, usura e omicidio. L’indagine dei militari ha consentito di far luce sulle attività intimidatorie e predatorie del clan, compreso l’omicidio di un vecchio boss del crotonese, esponente di spicco della vecchia guardia ‘ndranghetista, Antonio Dragone, assassinato a Cutro nel 2004 durante un agguato a colpi di mitra e pistola. Secondo gli inquirenti il clan avrebbe assunto un dominante non solo nel crotonese ma anche a Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza.
Gennaro Mellea, Giuseppe Celi e Esterino Peta sono le tre persone coinvolte nelle operazioni Kiiterion e Terremoto che hanno portato in carcere persone affiliate al clan del boss crotonese Nicolino Grande Aracri.
Secondo l’accusa, Gennaro Mellea guiderebbe la cellula catanzarese.
I dettagli saranno resi noti nella conferenza stampa che si terrà alle 11 presso la procura della repubblica di Catanzaro.