Rassegna stampa

Biancone, solo gol pesanti

L’attaccante non teme la concorrenza e si dice pronto a dare il suo contributo.
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Quarto gol, quarto centro pesante come un punto in classifica. Arrivato questa volta nei primi istanti di gioco, grazie a un colpo di testa limpido come l’acqua, su azione manovrata con il fondamentale contributo di Dei. Un guizzo da vero bomber quello di Christian Biancone a Benevento, dopo tante voci di mercato e l’acquisto di nuovi elementi per rimpolpare un reparto che Pasquale Luiso decora come una ciliegina sulla torta. Quasi a voler dire ci sono anch’io, ora che la concorrenza è maggiore. «Il mister ha sempre saputo che c’ero anch’io, e per quanto riguarda il mercato quelle sono voci che ha messo in mezzo la stampa, perché effettivamente ­ puntualizza l’attaccante intercettato al termine della seduta di ieri pomeriggio ­ io non ho mai ricevuto richieste. Del resto anche il presidente è stato molto chiaro con me, dall’inizio alla fine mi ha sempre detto che ero incedibile a meno di ricevere offerte che andavano bene sia a me che a loro».
Manco a dirlo Biancone è felice di essere rimasto a Catanzaro, anche se tiene sinceramente a chiarire di non aver mai pensato d’andar via. Né lo preoccupa l’accresciuta competizione per una maglia da titolare, che l’ex pescarese giudica tra l’altro stimolante. «Una squadra che a questo punto non fa mistero di voler vincere il campionato, dichiarandolo apertamente, è giusto che abbia più giocatori possibili. Anche domenica a Benevento, a esempio, eravamo contati: in panchina tutti ragazzini, tranne Caterino che però abbiamo recuperato domenica mattina. In futuro non possiamo permetterci di giocare altre partite così, non possiamo giocare uno scontro diretto con gli uomini contati. Per esperienza personale, penso che una punta in più fa sempre bene».
Il suo gol ha sbloccato la sfida di Benevento dopo una manciata di secondi, ma la gara è stata tutt’altro che in discesa. «Non è stata per niente facile. Abbiamo subito due gol che secondo me si potevano evitare, nel senso che magari con un pizzico di fortuna non li avremmo presi. Un tiro da 30 metri sotto l’incrocio, e quella punizione che è passata in mezzo a un sacco di gambe. Il rammarico che ho è che magari sul due a due potevamo crederci un po’ di più, ma è stata una cosa inconscia, e non perché ci siamo accontentati. Sai, in quei casi conta tanto la tensione di dover riuscire a riagguantare la partita, poi pareggi e quindi ti senti un attimino appagato in campo».
Ma cosa si saranno detti nello spogliatoio i ragazzi di Braglia, avanti di un gol e ribaltati nel giro di 45 minuti? «Niente di speciale, ci siamo detti che dovevamo giocare maggiormente la palla a terra perché nel primo tempo non si era mai fatto. Forse anche perché trovarsi in vantaggio dopo 30 secondi aveva cambiato un po’ i piani della partita, poi loro pareggiano e vanno in vantaggio, e a te tocca ricominciare. E’ stata una partita stranaŠ».
Quella lunga corsa del centravanti verso la panchina è una delle immagini più belle del pomeriggio vissuto al “Santa Colomba”. Biancone è soddisfatto, ma il commento è tipico di chi sa che far gol è innanzitutto il suo mestiere. «Ci tenevo a fare gol, finalmente su azione, ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Non credo di aver fatto una buona prima parte di campionato, però so che tutto si decide tra marzo, aprile e giugno e io sono pronto».
Una rapida occhiata agli avversari è doverosa, anche se non è proprio il caso di parlare di verdetti o fughe. «E’ lunga ancora, ci sono un sacco di partite da fare, poi io sono convinto che il campo di Benevento sarà difficile per parecchie squadre e non solo perché noi abbiamo pareggiato».
Un’altra occhiata va al Foggia, avversario dai risultati incostanti ma molto pericoloso sulla carta. «Il Foggia è una squadra strana. Una squadra che ha perso tante partite in casa, e fuori casa penso ne abbia persa solo una. Una squadra che gioca all’attacco, magari fuori sta un pochino più coperta, è più ostica ma va affrontata con serenità. Ora come ora noi abbiamo mille possibilità da schierare, tra esterni e attaccanti puri, c’è abbondanza e questa è un’arma da giocare».
Un Catanzaro che offre vasta scelta offensiva, insomma. Con un Biancone in più.

Ivan Montesano

Autore

Paolo Spinoso

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