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Bentornato Catanzaro!

Scritto da Redazione

Ottima prova dei giallorossi che vincono meritatamente contro il Sudtirol e agganciano il decimo posto in classifica

DECIMA GIORNATA

La decima giornata vede il Catanzaro ospitare in casa il Sudtirol. I bolzanini, per il secondo anno consecutivo, sono di scena al Nicola Ceravolo e le due squadre si affrontano per la terza volta nella loro storia dopo le due gare giocate nella scorsa stagione.

Saranno quasi 8.300 gli spettatori che assisteranno al match, con 19 tifosi arrivati dal Sud Tirolo sistemati nel settore ospiti. La sfida, alla vigilia, non si annuncia affatto facile per i giallorossi, visto che la compagine altoatesina è una squadra tosta da affrontare. Dodici punti in graduatoria per un team che non conosce mezze misure; infatti, a differenza dei giallorossi, che nella casella dei segni X ne contano ben sei, il Sudtirol è a zero pareggi: o vince o perde. Inoltre, ha dalla sua parte il fatto che la Calabria gli ha già portato bene, visto che al San Vito Marulla, a inizio ottobre, ha conquistato l’intera posta.

LA RITROVATA FIDUCIA

Nelle prime nove partite di campionato, il Catanzaro non ha brillato. I nove punti conquistati dai giallorossi non consentono di dormire sonni tranquilli. Era prevedibile che la stagione attuale, quella della conferma, non sarebbe stata affatto facile, ma le difficoltà nel trovare la strada giusta sono state evidenti. La vittoria per la squadra di Caserta manca dalla quarta giornata (finora l’unica in campionato) e risale al primo giorno di settembre, quando Biasci, Iemmello e Pontisso siglarono il 3 a 1 ai toscani guidati da mister Calabro.

La prestazione dei ragazzi di Caserta a Bari non è passata inosservata agli occhi dei tifosi. Si percepisce un clima di rinnovata fiducia davanti al piazzale dello stadio, che accoglie nel prepartita i supporter giallorossi. La chiamata a raccolta degli Ultras, che in sede di rifinitura hanno invitato i tifosi a sostenere la squadra, è stata propedeutica alla prestazione di ieri in campo. Stare uniti e remare tutti nella stessa direzione è stato il leitmotiv della settimana, con l’obiettivo di mettere a tacere tutte quelle voci che possono danneggiare l’ambiente che si respira attorno al Catanzaro Calcio.

La curva c’è e risponde presente con i suoi cori sin dall’inizio della sfida. Lo stadio, con tutti gli altri settori, coglie l’invito e la partita si gioca così nella consueta bolgia del Nicola Ceravolo.

3-5-2 E STO

Mister Caserta deve scontare un turno di squalifica per la doppia ammonizione subita a Bari e in panchina va il suo vice Accursi. Dall’alto dell’orrenda e mastodontica palazzina (non ci dimenticheremo mai di ricordarlo) guida i suoi ragazzi ed è in stretto contatto con i suoi collaboratori. Rispetto a Bari, il modulo non cambia, ma sia per qualche defezione dettata da infortuni sia per questioni tattiche, alcuni interpreti variano. Il pacchetto arretrato è identico, mentre a centrocampo Koutsoupias è sostituito da Pompetti, con Situm che torna quinto a destra e D’Alessandro che parte dall’inizio sulla corsia opposta. In avanti, il partner di Iemmello è La Mantia, al posto di Biasci, che si accomoda in panchina.

PRIMO TEMPO: PRATICA CHIUSA

Sin da subito, è un Catanzaro diverso dal solito. Sia la fase di possesso che quella di non possesso sfiorano i limiti della perfezione. Il Sudtirol cerca le sue trame attraverso i lunghi traversoni per Odogwu, ma un monumentale Scognamillo vince quasi tutti i duelli. L’arma migliore dei ragazzi di Valente sono le ripartenze rapide, per sfruttare la qualità di Rover e Casiraghi; anche quest’arma, però, è ben neutralizzata dai giallorossi, che vincono tutti i duelli. Dalla fascia sinistra partono le migliori azioni e le prime due reti arrivano proprio grazie allo sviluppo della manovra orchestrata da Pontisso, D’Alessandro e Iemmello, che spesso si sposta su quel lato per partecipare alla manovra e allargare le maglie dei difensori avversari.

Da palla inattiva arriva la prima marcatura dei giallorossi, ed è solo la seconda volta in tutto il campionato dopo il pareggio di La Mantia col Modena. L’ottimo piazzato di Pompetti, di sinistro a rientrare a centro area, trova la sponda aerea di Bonini per Pontisso che, a sua volta di testa, batte Drago (al suo esordio stagionale dopo il forfait del titolare Poluzzi).

Il Catanzaro, passato in vantaggio, continua a giocare. La manovra è fluida e il pallone viaggia da una parte all’altra del campo, con un possesso che sfianca gli avversari. La partecipazione di Pigliacelli, che si distinguerà per la sicurezza che infonde ai compagni, è attiva nella costruzione della manovra, e funzionano bene le chiusure preventive in mezzo al campo, che invece nelle altre partite erano state un problema. Di fatto, il Catanzaro concede ai biancorossi solo un colpo di testa di Odogwu su cross di Casiraghi e un tiro di Praszelik che lambisce il palo alla destra di Pigliacelli, che era comunque sulla traiettoria.

L’EUROGOL DEL CAPITANO

Merita una menzione a parte la cinquantanovesima rete in giallorosso di Iemmello (la sessantesima arriverà poco dopo su rigore). La bellezza della giocata è di quelle che, come si suol dire, vale da sola il costo del biglietto. Come abbiamo già accennato, è dall’asse sinistro che i giallorossi producono grosse apprensioni alla difesa biancorossa. Bonini, il capitano, Pontisso e il movimento senza palla di D’Alessandro, con una serie di passaggi corti, liberano il bomber, che dal vertice sinistro si sistema il pallone sul destro. Il tiro a palombella di Iemmello si insacca all’incrocio, e l’esordiente Drago, pur proteso in volo, può solo ammirare la bellezza del gesto tecnico che delizia gli spettatori presenti.

ESCE PETRICCIONE MA LA MUSICA NON CAMBIA

Con due reti di vantaggio e con l’uscita di Petriccione per un lieve fastidio muscolare, il Catanzaro non perde lucidità. L’aggressione sugli avversari è costante, e la possibilità di riaprire la partita per il Sudtirol evapora quando Coulibaly pressa l’estremo difensore, il quale perde palla e stende il senegalese, che si procura così un rigore nettissimo. Iemmello, dal dischetto, chiude la pratica sul 3 a 0. L’uscita di Petriccione avrebbe potuto creare qualche problema alla manovra, ma ciò non è avvenuto perché l’arretramento di Pompetti sulla linea di centrocampo e la buona prestazione di Coulibaly hanno fornito il contributo necessario, facendo sì che l’inerzia della partita rimanesse sempre a favore del Catanzaro.

RIPRESA IN MODALITÀ CONTROLLO

Il Sudtirol cerca in tutti i modi di riaprire la partita, ma, tranne un cross lungo di Masiello neutralizzato da Pigliacelli, non si rende pericoloso. Un solo momento di suspense si ha quando l’arbitro assegna un rigore ai biancorossi ospiti per un fallo in area di Scognamillo su Crespi. Nonostante tutti i presenti avessero chiaramente visto che il difensore aveva spostato nettamente il pallone, l’arbitro Santoro, dopo un paio di minuti, è invitato dal VAR a rivedere l’immagine e giustamente annulla la concessione del penalty.

Iemmello potrebbe fare tripletta nel finale, ma per tre volte Drago respinge le sue conclusioni. In campo, oltre a Coulibaly, nella ripresa entrano Cassandro, Pagano, Ceresoli e Pittarello, per D’Alessandro, Pontisso, Situm e La Mantia.

E ORA SOTTO CON LA CAPOLISTA

Non c’è tempo per gioire, ma la sfida nella città della torre contro la capolista Pisa, che fino a qualche giorno fa sembrava impossibile da affrontare, adesso assume un sapore diverso. Il Catanzaro sembra essersi svegliato da quel torpore che lo aveva accompagnato nelle prime giornate. L’autostima è cresciuta, così come il livello tecnico, grazie alla condizione che stanno ritrovando i nuovi arrivati e i “vecchi” dell’anno scorso: le prestazioni si sono pertanto alzate. E poi, lasciatecelo dire, ha ritrovato soprattutto il suo leader, capitan Iemmello, che è tornato ad essere il calciatore che tutti abbiamo ammirato, quello che, quando è in forma, in tanti si chiedono cosa ci faccia in questa categoria.

Ci saranno da valutare le condizioni di chi ieri è uscito malconcio e dovrà essere verificato se Compagnon sarà recuperabile. Tuttavia, c’è la certezza e la consapevolezza che il Catanzaro, che da martedì raggiungerà il ritiro di Pisa, andrà a giocare contro i nerazzurri di Inzaghi senza alcun timore reverenziale e con l’apporto dei suoi tifosi che accompagneranno la squadra, nonostante sia mercoledì sera e, come ha sottolineato uno striscione degli Ultras ieri, il costo del biglietto sia davvero spropositato per un settore popolare, che di certo penalizza quei tifosi che vogliono esprimere anche in trasferta la propria passione.

Redazione 24

Immagine US Catanzaro 1929

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1 Commento

  • Nei voti al mister non esageriamo. Direi un 6 di incoraggiamento. Forse alla decina ha capito che il centrocampo deve essere a 3. Neanche a 2 pii kousupias avanzato dietro le punte ma a 3 cavolo a 3. Testa di legno

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