Il Catanzaro ritorna al “Ceravolo” dopo il turno di sosta in campionato ed è pronto a ricevere un’avversaria di tutto rispetto come il Mantova di Davide Possanzini. L’ex giocatore della Reggina ha guidato magistralmente lo scorso anno i biancorossi dalla Lega Pro alla B, emulando sotto certi aspetti il magnifico Catanzaro di Vincenzo Vivarini. Il Mantova sta seguendo la buona scia di quanto costruito lo scorso anno in serie C e sta disputando un campionato di assoluto rispetto viaggiando nella metà della classifica e in pieno equilibrio con l’obiettivo da salvezza, da conquistare in questa stagione. Avversario duro e da non sottovalutare per il Catanzaro e lo presentiamo nel consueto focus pre gara di USCatanzaro.net..
L’ALLENATORE: DAVIDE POSSANZINI
Classe 1976, nel ruolo di attaccante ha collezionato 60 presenze in Serie A con le maglie di Reggina, Palermo e Brescia (diventando capitano delle rondinelle dal campionato 2006/07) ed oltre 300 in cadetteria, mettendo a segno 131 reti tra i professionisti. Comincia il percorso da allenatore nel vivaio biancazzurro nel luglio 2013, per affiancare successivamente Roberto De Zerbi in qualità di vice durante le esperienze con Foggia, Palermo, Benevento, Sassuolo e Shakhtar Donetsk. La stagione 2022/23 l’ha visto cominciare alla guida della Primavera del Brescia, diventando poi allenatore della prima squadra, come riportato da TeleMantova. Lo scorso ha condotto il Mantova dei miracoli ad una storica promozione in serie B e attualmente guida i biancorossi anche nell’attuale campionato cadetto.
COME GIOCA IL MANTOVA DI POSSANZINI: L’ANALISI DEL MATCH ANALYST AIAPC FEDERICO PASQUATO
Linea difensiva
Con palla centrale la linea difensiva difende a uomo nella zona ed è abile a rompere la linea per andare in marcatura forte sugli attaccanti avversari mentre se la palla sfocia per vie esterne la squadra di Possanzini difende con una diagonale difensiva lunga con il terzino che esce forte sul portatore di palla mentre i due difensori centrali e il terzino opposto convergono verso il centro per coprire la porta.
Transizione positiva
Il principio cardine della squadra di Possanzini appena recuperata palla è l’idea di giocare verticale portando tanti uomini ad attaccare la linea avversaria. Se la squadra avversaria è messa bene i ragazzi del Mantova sono abili nel consolidare il possesso con un fraseggio corto e se sì rende necessario ricominciano tornando anche dal portiere.
Transizione negativa
Il gioco corale e manovrato del Mantova facilita molto il compito del ragazzi appena si perde palla perché avendo tanti uomini vicino alla palla ricercano la riconquista immediata soprattutto se perdono palla in zona laterale grazie a delle ottime marcatura preventive.
Punti di forza
1. capacità di relazionarsi tra giocatori con movimenti senza palla e passaggi corti veloci
2. grazie alla vicinanza tra giocatori e reparti, capacità di recuperare palla in pochi secondi
3. leggere i ritmi e spazi concessi in tutte le fasi di gioco, soprattutto in fase di transizione, forzando la giocata verticale o consolidando in base alla situazione
Punti di debolezza
1. la transizione sulle fasce e i movimenti alle spalle delle squadre avversarie, fanno disordinare molto la linea difensiva
Foto MANTOVA 1911
Bravo Lorenzo ma forse e’ meglio vedere qualche partita per giudicare comunque un Catanzaro bis, il Mantova .