La Dia di Reggio Calabria sta eseguendo in queste ore un sequestro di beni per un valore complessivo di 325 milioni di euro. Vittima del provvedimento è Vincenzo Oliveri, 59enne di Gioia Tauro, noto “imprenditore” nel settore oleario, con interessi di rilievo sia nel comparto alberghiero che in quello della ristorazione.
L’uomo è già stato arrestato nel 2010 per i reati di associazione a delinquere e truffa aggravata in ordine all’indebita percezione di contributi erogati ai sensi della celebre legge 488, la norma che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e si è invece rivelata un gigantesco furto di pochi furbetti.
La vasta operazione, che colpisce un ingente patrimonio, dislocato tra Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna vede coinvolte nella fase esecutiva anche la Dia di Napoli e Bologna.
Red