Apprendiamo che il centro ippico “Valle dei Mulini”, di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, ospiterà da venerdì 19 a domenica 21 giugno, un concorso ippico nazionale riservato a cavalli italiani, organizzato dalla Federazione nazionale sport equestri (Fise) e dal ministero delle Politiche agricole, e che prevede 170 iscritti provenienti da 4 regioni meridionali.
Un concorso che segna la valorizzazione del centro e anche il battesimo per molte nuove opere strutturali realizzate all’interno di esso, e alla cui premiazione saranno presenti anche il Presidente della Provincia, il Sindaco di Catanzaro, e le autorità civili e militari.
Una iniziativa positiva, il cui svolgimento rischia già in partenza di essere frustato dalle indecenti condizioni di Via Corrado Alvaro, la via di accesso al Centro ippico.
In particolare, al Sindaco di Catanzaro vorremmo fare alcune domande, formalizzate anche in una interrogazione urgente a lui diretta, e che con ogni probabilità andrà ad ingrossare la pila delle interrogazioni precedenti che, in merito a svariate questioni, non hanno mai ricevuto risposta e che magari, alla fine di questa esperienza amministrativa, ci saranno riconsegnate invecchiate e stagionate.
La via di accesso al Centro ippico, via Corrado Alvaro – chiamata affettuosamente la “strada vecchia per Tiriolo” dai catanzaresi in ragione del suo storico passato – risulta chiusa al transito da un’ordinanza sindacale, a causa di un (cit. Determinazione dirigenziale n° 1122 del 16/04/2013) “diffuso disordine geomorfologico (presenza di frane sul territorio) determinato dal particolare assetto litologico-strutturale dei luoghi causato soprattutto dalla presenza di versanti ad elevata pendenza caratterizzati da terreni fortemente alterati e dall’esistenza di numerose dislocazioni tettoniche”, poiché (cit. Delibera di giunta n. 7 del 20 gennaio 2014) “lungo la su detta Via, nel corso delle ultime stagioni invernali, si sono innescate diverse frane sia di tipo scorrimento, sia di tipo crollo che coinvolgono la sede stradale in più tratti.
Una di esse, di tipo scorrimento, coinvolge marginalmente l’area di pertinenza di un fabbricato per civile abitazione posta in prossimità della nicchia di distacco.
Nel complesso, si tratta di frane che interessano le coltri superficiali dei terreni metamorfici ed arenacei che affiorano lungo i versanti prospicienti la sede stradale che risulta in più tratti ridotta di carreggiata per il cedimento della parte di valle e/o per la presenza di detriti”.
Alla luce di questi, ed altri, atti formali prodotti dall’Amministrazione, ed alla luce delle oggettive condizioni di pericolo della Via (che, sia ben chiaro, interessano la strada nella sua interezza, sia nell’accesso da Via A. Turco che in quello da Via G. Da Fiore), che evidenzia frane e smottamenti in più punti, l’Amministrazione comunale è in grado di permettere l’apertura della Via stessa nei giorni del concorso, garantendo le condizioni di sicurezza e incolumità alle centinaia di persone tra partecipanti, giudici, giornalisti, spettatori ecc. che dal 19 al 21 si troveranno a transitare nella Via, anche con automezzi ingombranti?
Oltre alle evidenti, preoccupanti e gravissime problematiche legate alla sicurezza, la strada è interessata, anzi sarebbe meglio dire devastata, da un fortissimo degrado: erbacce e vegetazione di ogni tipo che cresce ai bordi, quasi occludendo l’intera carreggiata (dove questa non sia già occlusa da detriti franosi), e addirittura piccole discariche abusive in alcuni punti, oltre alla evidente presenza di perdite fognarie che appestano l’aria.
Qualora si dovesse ritenere di aprire la strada al transito (interamente o parzialmente), l’Amministrazione riterrà di dover provvedere alla pur minima opera di bonifica, pulizia e riqualificazione, o la Città dovrà – come al solito, verrebbe da dire – fare una brutta figura sia di fronte ai propri cittadini che di fronte a quanti verranno da fuori?
Qualora (ammesso e non concesso) l’Amministrazione dovesse procedere alla bonifica, pulizia e riqualificazione della strada, come giustificherà di fronte ai cittadini che al di là delle “pulizia di primavera” questa città vive 365 giorni all’anno nel degrado? Qualora l’Amministrazione dovesse decidere di aprire straordinariamente e occasionalmente il transito per permettere lo svolgimento del Concorso, come giustificherà di fronte ai cittadini catanzaresi che l’unica via alternativa a Viadotto Morandi è ordinariamente e perennemente chiusa e nel degrado?
L’iter dei lavori di intervento di mitigazione e di riduzione del rischio di frana sulla Via, finanziati nel 2010 dalla Giunta Regionale (Delibera n.150 del 27.02.2010 dell’importo complessivo di € 2.000.000,00), risulta al momento bloccato, a causa di un contenzioso tra l’Amministrazione comunale e una ATI che ha proposto ricorso al TAR della Calabria per ottenere l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di aggiudicazione definitiva della gara per la progettazione ed esecuzione dei lavori. Possiamo sapere quando i cittadini potranno vedere finalmente via Corrado Alvaro riaperta al traffico?
In passato, la gloriosa strada era il vertice di un percorso che portava a Napoli, e si è corsa, negli anni, anche la “Ponte Corace – Tiriolo”. Un altro pezzo di storia di Catanzaro, che sprofonda sempre più nel degrado. Attendiamo fiduciosi risposte.