Il freddo e le previsioni del tempo che durante la settimana portavano pioggia non hanno frenato gli habitué del “Ceravolo” di questa stagione che ancora una volta supera le tremila presenze confermandosi nelle primissime posizioni per pubblico in tutta la Lega Pro. Risultati, orari più adatti per una partita di calcio, prevendite in provincia e riapertura dei distinti, sono a nostro avviso gli ingredienti principali affinché lo stadio ritorni a riempirsi perché lo merita la squadra e lo merita il presidente. La società US Catanzaro continua invece nella sua fase di rilancio per quanto attiene all’immagine. Dopo aver ospitato alcuni importanti dirigenti federali, in tribuna numerata oggi ha assistito all’incontro con l’Ebolitana il designatore degli arbitri della Lega Pro, l’ex arbitro Stefano Farina.
Quando le squadre entrano in campo non c’è Accursi, Carboni è sostituito da Bruzzese e rientra al centro della difesa Sirignano in luogo del capitano assente. Per il resto giocano gli altri nove che avevano espugnato il “Vallefuoco” prima del turno di riposo. All’avvio c’è il minuto di raccoglimento per l’ex presidente Scalfaro e per l’avv. Parisi, ex dirigente Catanzaro Calcio scomparso di recente. In curva si ricorda invece con uno striscione il compianto Danilo Orlando, il giovane catanzarese ucciso da una frana sull’A3 la sera del 25 gennaio 2009. Bel gesto, complimenti ai ragazzi della curva.
La partita sin dall’inizio è a senso unico. Il Catanzaro è superiore tecnicamente in tutti i reparti alla squadra guidata da Giacomarro. Al termine dei novanta minuti saranno 12 i corner battuti dai giallorossi che senza esagerare corrispondono all’incirca alle azioni da rete create della squadra di Ciccio Cozza. Nella prima frazione ci hanno provato quasi tutti a battere il portiere Nicastro che più volte si è esaltato sulle conclusioni di Quadri dalla distanza, di Masini e Bruzzese. Altre volte è stato salvato dalla fretta ma anche dall’imprecisione degli avanti catanzaresi. L’Ebolitana è stata assediata sin dai primissimi minuti e quando provava a uscire dal guscio le iniziative venivano subito bloccate da uno straordinario Sirignano che con Papasiderò a sinistra e Mariotti a destra hanno costruito una diga insormontabile davanti a Mengoni (in novanta minuti impegnato a terra una sola volta).
Durante il primo tempo Cozza è ricorso a un cambio in corsa. Infatti, il duo d’attacco Esposito-Bruzzese non ha convinto nel supporto all’unica punta Masini. Il primo non ha la fantasia di Carboni e il secondo fino a quando ha agito da terzo attaccante a destra ha trovato difficoltà perché spesso sulla destra si sovrapponeva con Giampà. Il risultato era che la profondità dei lanci di Quadri non veniva sfruttata a dovere e anche alcuni cross dal fondo operati da Squillace da una parte e da Giampà dall’altra, spesso e volentieri non venivano raccolti in area perché i movimenti degli attaccanti, i classici incroci, non c’erano. Figliomeni per Esposito era la carta di Cozza per dare più fantasia.
Chiuso il primo tempo la ripresa vedeva lo spostamento di Giampà al centro con l’inserimento di Bugatti per Maisto. In pratica un attaccante di peso per un centrocampista. Neanche il tempo di mettere la palla al centro che il Catanzaro finalmente trovava il goal del vantaggio. Sull’asse Figliomeni-Squillace dal fondo arrivava un invitante pallone. Masini attaccava il primo palo (vedi foto in alto) e finalmente arrivava il goal della liberazione. Subito dopo c’era l’occasione per chiudere la partita ma Masini dal dischetto sprecava malamente sparando alto il rigore concesso per atterramento di Quadri. Il resto della partita ha visto l’Ebolitana rimanere sulle sue senza mai senza mai impensierire Mengoni. Quando i giallorossi negli ultimi dieci minuti hanno capito che sotto porta oggi non erano in giornata si sono limitati al possesso palla. Ulloa per Bruzzese era l’ultimo cambio che serviva per rafforzare la cerniera di centrocampo.
Due cose però bisogna dirle; la prima ai tifosi campani. Avevamo letto nei giorni scorsi che i calciatori azzurri erano stati aggrediti per scarso impegno. Oggi questo non è accaduto, hanno interpretato la partita nei limiti delle loro possibilità e non possono essere accusati di alcunché. Per quanto attiene alle cose di casa nostra c’è da dire che sprecare tante occasioni è esagerato. Il campionato per quanto non sia eccelso nei valori tecnici sta dicendo che partite facili non ne esistono sia in casa sia in trasferta. Contro questo Catanzaro tutti vogliono fare bella figura, vuoi per l’ambiente che si crea al “Ceravolo” vuoi per il nome che la squadra porta. Di certo contro formazioni più quadrate avremo meno occasioni da goal rispetto a quelle viste oggi. Per questo è necessario che qualcosa sia puntellato e abbiamo tempo sino al 31 di questo mese. Domenica prossima per la terza volta incontreremo il Milazzo. Due pareggi fino adesso (uno in Coppa e uno in campionato) ma dopo tre vittorie consecutive sarebbe un peccato rinunciare al poker. Tessera o non tessera non sarebbe male se in Sicilia il Catanzaro non fosse solo.
Forza Giallorossi.
SF
Foto di Lorenzo Costa