Il Catanzaro ritrova la vittoria contro il Foggia, subito dopo il cambio di guida tecnica. Vivarini può festeggiare l’esordio con tre punti pesanti e regalarsi quel tempo che in settimana aveva chiesto per lavorare con calma e fiducia.
Scontro diretto
Catanzaro e Foggia, alla vigilia, occupano la sesta e la settima posizione in classifica. Si sfidano in un “Ceravolo” semi-deserto a mezzogiorno, orario insolito ma sempre portafortuna per i giallorossi. Il match è valido per la 17^ giornata d’andata. I pugliesi si presentano in buono stato di forma e ambiscono, malgrado la penalizzazione di quattro punti, a un posto play off. Stato d’animo diverso per il Catanzaro. La panchina di Calabro è saltata in settimana, e al suo posto siede adesso Vivarini. La squadra arriva da due deludenti pareggi consecutivi e non centra il bottino pieno da tre partite.
Il silenzio del “Ceravolo”
Gli spettatori sono poco più di duemila. Sono attesi circa trecento foggiani, ma al fischio d’inizio il settore ospiti è ancora desolatamente vuoto. I tifosi del Foggia arrivano a partita inoltrata. Non espongono i loro striscioni e non cantano. Si capisce subito che è successo qualcosa. La notizia piomba allo stadio: un poliziotto di 34 anni in servizio a Catanzaro, mentre stava scortando i tifosi ospiti, è stato colto da un grave malore e ora lotta fra la vita e la morte. Di colpo sul Ceravolo cala un silenzio surreale. Gli Ultras giallorossi, tra il primo e il secondo tempo, tolgono gli striscioni e vanno verso il settore ospiti per ringraziare i loro dirimpettai foggiani. Davvero un bel gesto da sottolineare e applaudire: due tifoserie che hanno messo una vita umana davanti all’evento sportivo.
Il nuovo Catanzaro
Il Catanzaro deve fare a meno di Martinelli, Tentardini e Rolando, oltre allo squalificato Cinelli. La prima formazione di Vivarini è una sorpresa. In difesa rispolvera De Santis e Gatti, poco utilizzati da Calabro, che si schierano rispettivamente in mezzo e sul centro-sinistra della difesa a tre, davanti a Branduani. Scognamillo occupa il centro-destra mentre Fazio, pilastro della retroguardia giallorossa, trasloca a destra e ritrova la sua vecchia posizione in campo. Fazio, prima di arrivare a Catanzaro, ha giocato sia da terzino destro di una difesa a quattro, sia in posizione più avanzata “alla Rolando”. L’altra novità, annunciata già in settimana da Vivarini, sono le due punte. Cianci e Vazquez fanno coppia davanti: a supportarli Bombagi, il più avanzato del terzetto di mediani completato da Welbeck e Verna. In pratica un 3-5-2 dinamico che si trasforma e si adatta in base ai momenti della partita.
Partita aperta
Il 4-3-3 di Zeman è ormai un marchio di fabbrica. Il Foggia cerca di imporre il suo gioco sin dalle prime battute, ma il Catanzaro è sul pezzo. Le due squadre sono penalizzate dal terreno di gioco pesante per la pioggia abbondante caduta alla vigilia della sfida. L’aggressione sui portatori di palla foggiani da parte dei giallorossi è costante: quando la palla è riconquistata i capovolgimenti di fronte sono devastanti per i pugliesi. La fortuna non aiuta il Catanzaro: una bella combinazione Vazquez-Cianci si chiude con un palo clamoroso a fermare l’avvitamento di testa dell’attaccante barese. I giallorossi hanno altre occasioni per passare in vantaggio, ben neutralizzate dal portiere Volpe.
Ci pensa Vazquez
Il Foggia, a prescindere dalle fasi della partita, non arretra mai, ribatte colpo su colpo e cerca sempre la giocata giusta. Curcio su punizione e Ferrante, lanciato da un errore dei difensori giallorossi sul fronte destro, cercano di impensierire Branduani. La conclusione di Curcio è alta, quella di Ferrante è neutralizzata dal portiere che non si fa ingannare dall’attaccante argentino, inseguito a luglio dal Catanzaro. La rete giallorossa arriva sul finale di tempo ed è di pregevole fattura. Questa volta è Cianci, servito da Welbeck, a cercare Vazquez con una sponda di petto in piena area di rigore. L’argentino conclude a rete e porta in vantaggio il Catanzaro subito prima dell’intervallo. Per Vazquez è il quinto centro stagionale.
Ripresa giallorossa
Nel secondo tempo il Foggia si sbilancia in avanti alla ricerca del pareggio. Il Catanzaro dimostra un’ottima personalità, gestisce il vantaggio con autorevolezza senza commettere errori e non corre nessun pericolo. Anzi, spesso riparte per chiudere la partita. A turno ci provano due volte Verna e sempre l’indemoniato Vazquez. La rete non arriva per un soffio. Il risultato è messo al sicuro con una deviazione nella propria porta di Sciacca, dopo una bella punizione tagliata nel cuore dell’area grande di Vandeputte. Nel finale entrano Bearzotti, Carlini e Curiale per Bombagi, Vazquez e Cianci ma non accade più nulla.
Tre punti per lavorare
Il Catanzaro conquista meritatamente i tre punti, rilancia le sue ambizioni e spera di ritrovare quella serenità venuta a mancare nell’ultimo periodo e accentuata dalla mancanza di vittorie. Vivarini sa bene che il percorso è appena iniziato e che solo lavorando con abnegazione e impegno si potranno ottenere i risultati attesi. La vittoria sul Foggia è importantissima. L’autostima e la consapevolezza della propria forza sono fondamentali nel calcio. Sarà necessario dare seguito a quanto di buono si è visto ieri. E Campobasso sarà un ottimo banco di prova per le ambizioni di questo nuovo progetto tecnico appena iniziato. Poi, il 15 dicembre alle 15.30 (diretta Rai Sport) la semifinale d’andata di Coppa Italia a Padova. Per dare continuità e fiducia a questo nuovo Catanzaro che sta sbocciando.
Mostruoso De Santis al centro della difesa. Speriamo sia confermato in quel ruolo perché è lì che deve giocare. Per Cambobasso sono molto fiducioso. Forza Vivarini, forza Catanzaro… tutti uniti per un unico oBiettivo 💪💛❤️ sempre
Onore ai tifosi del Foggia dopo aver saputo il motivo del loro gesto , non immaginavo e’ stata una sorpresa , da quando vado allo stadio non era mai successo , non dimenticheremo . Grazie Foggia e auguri al Commissario.