Che il caso-Catanzaro sia difficile da decifrare è ormai assodato. Ci sarà il lieto fine? Sì, no, forse, chissà. La situazione che si è venuta a creare è unica. Solo il precedente del Como nell’estate del 2005 ha qualche similitudine con questo caso che costringerà il popolo giallorosso all’ennesimo luglio di passione. Tifosi, giornalisti, dirigenti, addetti ai lavori non conoscono la soluzione del rebus. E spesso fanno fatica a seguire e a comprendere tutti i passaggi della vicenda. Proprio per questo il nuovo Catanzaro di Cosentino ha deciso di affidarsi ad un gruppo di esperti, al lavoro ormai da qualche giorno, 24 ore su 24, per cercare di ridare un piccolo sorriso ai tanti tifosi giallorossi che aspettano con ansia la fine di questo calvario.
CONSULENTI, NON POLITICI – Un calvario evitabile, se ci si fosse rivolti prima a dei consulenti esperi di diritto spotivo, anziché fidarsi e affidarsi come sempre alla politica. Ma ormai non c’è spazio per le recriminazioni. Si tratta solo di combattere. E allora il pool che segue la società giallorossa affila le armi in vista dei prossimi giorni che saranno decisivi. In questo weekend è stata rifinita la strategia con tutti i prossimi passi e gli incartamenti necessari. Proviamo a spiegarli in maniera semplice per facilitare la comprensione ai nostri lettori.
SUBITO AL TNAS – Due ricorsi e una fideiussione sono le pedine scelte per cercare di vincere la partita per la sopravvivenza. La scelta più interessante dal punto di vista strategico è la decisione di rivolgersi direttamente al TNAS (l’arbitrato del Coni), senza attendere l’eventuale bocciatura del Consiglio Federale in programma il 18 luglio. Il ricorso al TNAS verrà depositato domani mattina. Il provvedimento impugnato sarà quello con cui Abete ha negato al Catanzaro Calcio 2011 l’assegnazione del titolo sportivo, in quanto – secondo l’ufficio legale della Figc – la società di Cosentino non aveva ancora ottenuto l’aggiudicazione definitiva del ramo d’azienda del fallito FC. Ricordiamo che Romeo si era presentato in federazione il 27 giugno, il giorno prima della scadenza del termine perentorio indicato dalla Figc, per cercare invano di ottenere il via libera.
CHIARIMENTI DAL TRIBUNALE – I legali giallorossi cercheranno di dimostrare che in realtà l’aggiudicazione definitiva era avvenuta già il 23 giugno, come ha chiarito il giudice delegato Song Damiani in un documento che è stato già trasmesso agli organi federali e che sarà allegato nel ricorso al TNAS. La sensazione è che, dal punto di vista strategico, questa mossa cerchi di mettere pressione sulla decisione della Figc del 18. Mentre l’obiettivo più concreto è accorciare i tempi dell’arbitrato al Coni per evitare di finire ai primi di agosto, con ovvie ripercussioni sulla preparazione della squadra per il campionato. La speranza della società giallorossa è che l’arbitrato possa essere discusso a ridosso o subito dopo il Consiglio Federale del 18.
FIGC E COVISOC – Parallelamente il Catanzaro ricorrerà avverso la mancata iscrizione al campionato. La Figc, infatti, non ritenendo il Catanzaro legittimato ad iscriversi (in quanto privo del titolo sportivo), non ha provveduto neanche a comunicare l’esclusione, come ha fatto invece con le altre società non in regola. Allegando il chiarimento del tribunale di Catanzaro e sostenendo l’impossibilità di garantire la fideiussione entro il 28 giugno a causa della mancata certificazione definitiva dei debiti sportivi dell’FC, i legali giallorossi proveranno ad ottenere il via libera già in Consiglio Federale (con il caso-Como come carta da giocare). Discorso simile per quanto riguarda la Covisoc, presso cui domani stesso o martedì mattina (il documento sarà predisposto domani dalla banca) verrà depositata la fideiussione mancante, quella da oltre un milione di euro. Una mossa che il Catanzaro utilizzerà per far comprendere la solidità economica della propria richiesta e per provare a strappare un parere positivo dalla Commissione di Vigilanza.
ANGELI DELLA SPERANZA – La situazione resta molto difficile per il Catanzaro. Dalla società trapela un cauto ottimismo, anche se probabilmente occorrerà una pronuncia del TNAS per dirimere la vicenda. Oltre alle “carte”, buonafede, solidità economica e tempi ristrettissimi sono i capisaldi intorno a cui gli “angeli” giallorossi accorsi al capezzale del Catanzaro stanno cercando di costruire il miracolo nel quarantennale della prima serie A. Certo non si può paragonare al gol di Mammì al Bari, ma sarebbe il primo tassello per costruire il Catanzaro del futuro.
Ivan Pugliese