CATANZARO – L’Impremed del presidente Poggi e del coach Gianni Tripodi, ha domenica conquistato la storica promozione in B2. Ha liquidato nella gara di spareggio la Sidis Cefalù, imponendosi di 31 punti e mandando in delirio un Palacorvo gremito come un uovo. Il pubblico è la nota più gradita al patron Poggi: “La gara di domenica è indimenticabile, perché è iniziata e terminata con un grande urlo, come mi piacciono gli avvenimenti sportivi. –Poggi, vicepresidente del Catanzaro calcio, che ha inventato e collaudato con successo la sinergia fra le 2 tifoserie, si spiega meglio: “Prima della gara, seguivo per radio le fasi finali della partita del Catanzaro impegnato a Nocera. M’ero portato nello spiazzale antistante l’impianto, perché il tifo interno non mi consentiva di ascoltare. Alla felice conclusione di quell’incontro, sono entrato in campo, dove la partita stava già iniziando, facendo esplodere la mia gioia. Tutto il pubblico comprendeva quel ch’era accaduto ed il palazzetto s’infiammava d’entusiasmo. E’ stato commovente. E’ stata la miccia che ha ulteriormente stimolato il pubblico. Mi piace pensare che abbiamo lasciato un posto di C1 per il Catanzaro.“ Poi, parla del futuro: “L’Impremed è stata una squadra che, programmata per vincere, ha finito per fare il suo dovere. Dopo qualche cedimento nelle ultime due gare, lo avevo fortemente chiesto ai ragazzi. Avevamo costruito già una squadra per la B2, che doveva vincere e, nel contempo, allenarsi ed amalgamarsi per la prossima stagione. Potevamo, quindi, anche ben figurare nella categoria superiore e conquistare lì i playoff. Per il prossimo campionato, apporteremo appena qualche ritocco. Son sicuro che anche il prossimo anno saremo protagonisti.†Non dice altro. Poi, Gianni Tripodi, chiamato nella stagione a gestire un gruppo importante, pressato dalla responsabilità di vincere a tutti i costi. Per sbollire la tensione degli ultimi giorni, ieri mattina ha preferito correre e scaricare un po’ di endolfine. Dopo la doccia, si concede con la consueta cortesia: “Ci avevano detto di andare in B2 e lo abbiamo fatto. La responsabilità c’era, ma la si può sopportare quando la si condivide con una società forte e matura, composta da gente come il presidente Poggi, l’avvocato Barbieri, il direttore sportivo Ciambrone. I ragazzi, poi, erano e si sono confermati di qualità . Un esempio su tutti? Forse, quello del capitano Calderola, un modello sia dentro che fuori il campo, uno stile di vita impareggiabile. Il mio futuro? Non ne abbiamo parlato, ma dovrei restare.â€
Fabio Blasco – Gazzetta dello Sport
