Mancano sempre meno ore alla sfida più importante della stagione del girone C. Catanzaro e Bari, le prime due forze del campionato, si affrontano per tenere in vita o per dare una mazzata definitiva alla corsa per la promozione diretta in Serie B.
La squadra di Mignani arriva al “Ceravolo” dopo la vittoria interna contro la Virtus Francavilla, arrivata grazie alla rete in extermis di Citro. Al contrario le aquile, tornano a giocare in casa in seguito alla sconfitta esterna sul campo del Monopoli. La combinazione dei risultati dell’ultima giornata ha riportato il Catanzaro a sette punti di distanza. Distanza che nel corso del mese di febbraio era arrivata ad essere cortissima.
Gli ultimi mesi hanno visto infatti un Bari cadere diverse volte, soprattutto in casa. Vivarini e i suoi ragazzi ne hanno approfittato per ridurre il gap e riaprire il campionato. Domenica ci sarà una nuova occasione di infiammare la corsa in testa alla classifica, a otto giornate dal termine della stagione regolare.
In campo si affronteranno la miglior difesa e il miglior attacco, in una sfida entusiasmante su tutti i palloni. La miglior difesa, quella giallorossa, sarà però orfana del preziosissimo capitan Martinelli, che verrà sostituito presumibilmente da Gatti. Negli ospiti non ci sarà sicuramente l’ex Celiento, squalificato. Al centro invece sarà presente il grande ex della partita, Maita. L’ex capitano delle aquile è ormai un elemento essenziale della formazione barese.
A partire dalle 17:30, al “Ceravolo” ci si giocherà tantissimo. Intorno ai ventidue in campo ci sarà una folta cornice di pubblico (ad oggi staccati oltre 5000 tagliandi) che farà bruciare il pomeriggio del calcio catanzarese e barese. Lo scontro al vertice è sempre più vicino.
L’ANALISI TECNICO-TATTICA
Dalla partita del girone d’andata, Mignani ha toccato poco e niente della sua squadra, e forse proprio la scarsa tendenza a intervenire dell’ex allenatore del Siena ha determinato qualche punto perso di troppo. Il 4-3-1-2 rimane il mantra con cui la squadra occupa il campo, un sistema che assegna tante responsabilità al rifinitore e, in questo senso, l’assenza di Ruben Botta per infortunio all’inizio del girone di ritorno ha pesato in maniera grave sull’efficienza dei galletti.
In generale, il Bari arriva allo scontro diretto di domenica in un buon periodo di forma e con un’ottima produttività offensiva, evidente non solo contro la Virtus Francavilla ma anche nell’acquitrino di Foggia, dove il pareggio di Mallamo è stato il giusto epilogo a un tiro al bersaglio nei confronti della porta rossonera. Mignani, però, potrebbe avere qualche problema sulla fascia destra. Entrambi i terzini di quella corsia, Pucino e Belli, sono reduci da infortuni. Celiento, che avrebbe potuto essere adattato al ruolo di terzino destro, è squalificato. Belli dovrebbe recuperare ma probabilmente non sarà al meglio. Una questione non da poco per Mignani, visto che il lato destro del Bari sarà quello in cui si assoceranno Vandeputte e Biasci. Oltretutto il 4-3-1-2 richiede grande sforzo alle mezzali per coprire in ampiezza il campo in fase difensiva. Sul lato destro l’interno titolare dovrebbe essere Maita che, come ben sappiamo, non fa delle corse senza palla il proprio punto di forza. I problemi sullo slot di terzino destro, uniti magari a una scarsa mobilità di Maita negli scivolamenti, potrebbero favorire lo sviluppo del Catanzaro sul lato di Vandeputte, il proprio miglior giocatore in termini di produzione offensiva.
Con la palla, invece, il 4-3-1-2 favorisce la costruzione di rombi e triangoli in cui far circolare la palla. Sulla trequarti da tenere d’occhio il ballottaggio tra Botta e Galano, tornato a casa col mercato di gennaio. Mentre l’argentino agisce in maniera più classica da rifinitore, cercando più spesso gli scambi corti coi compagni, Galano invece, visto il passato da ala, prova più spesso la soluzione personale. L’ex Pescara sa essere letale col sinistro e, nonostante l’età, in dribbling è ancora una certezza. Rispetto a Botta dovrebbe svariare di più verso il lato destro del campo. La coppia d’attacco, presumibilmente, sarà composta da Antenucci e Cheddira. Se Antenucci fa valere la supremazia tecnica per legare il gioco e costruirsi occasioni, Cheddira invece è uno specialista degli attacchi alla profondità, dotato di ottima velocità per la categoria: il Catanzaro potrebbe iniziare la gara pressando in alto, e allora sarà importante accompagnare l’aggressione con le distanze giuste per non lasciare libera l’opzione della palla in profondità per Cheddira.
Insomma, col pallone Mignani demanda molto alle sue individualità. Non ci sono direttrici ben strutturate e ciò può causare problemi contro difese particolarmente arcigne. Il Bari gioca meglio in trasferta che al San Nicola, e non c’entrano solo le pressioni di un ambiente che non potrebbe accettare nulla più in basso del primo posto: al San Nicola gli avversari si abbassano, e senza idee precise su come attaccare a volte si rischia di sbattere contro un muro.
Senza palla, invece, il Bari tende ad abbassare il blocco. L’età dei difensori (Terranova classe ‘84, Di Cesare classe ‘83) non aiuta di certo a pressare alto, quindi Mignani preferisce adagiarsi nella difesa della propria metà campo. Esiste una voce statistica particolare, il PPDA (Passes allowed Per Defensive Actions, passaggi concessi per azione difensiva), che conta il numero di passaggi che una squadra concede nella metà campo avversaria prima di recuperare il pallone. È un buon modo per valutare il pressing, perché minore è il numero di passaggi concessi prima di recuperare la palla, più elevata è l’intensità del pressing (se invece si abbassa il baricentro e, ad esempio, si concede il giro palla ai difensori, il PPDA sale perché cresce il numero dei passaggi che gli avversari possono giocare tra di loro). Secondo WyScout, piattaforma che raccoglie questi dati anche per la Serie C, il Bari è sedicesimo nella graduatoria del PPDA, con 8,92 passaggi concessi, indice di una squadra che non ama pressare. Il Catanzaro, invece, è primo, con appena 6,31 passaggi concessi, indice dell’aggressività dei giallorossi con Vivarini. La vittoria si giocherà anche sulla capacità di imporre il proprio stile e il proprio contesto alla partita.
Samuele Cardamone & Emanuele Mongiardo
I nostri sono capaci solo di regalarci tante amarezze. Con le merde di arbitri in mezzo,abbiamo poche speranze. La colpa è anche della società che a suo tempo ha permesso a quella latrinazza di maita di andarsene. Per domenica dovevano averlo squalificato lui e altri 2 delle merdacce .Invece gli squalificati li abbiamo. È tutta una presa per il culo.
Io ovviamente spero che domani il Catanzaro vinca, anche se la vedo dura…ma onestamente penso che anche in caso di vittoria sia difficile arrivare primi…4 punti a 7 giornate dalla fine sono duri da recuperare tenendo conto che sulla carta il Bari ha un calendario favorevole visto che l’unica partita difficile è quella in casa con l’Avellino, mentre noi abbiamo ancora 2 trasferte insidiose a Castellammare e Foggia… spero di essere smentito…
no deve a Palermo che ha ancora mire di arrivare primo e giocare col Taranto che si odiano a morte….e non ti dimenticare che l’Avellino la mette sempre sulla rissa….quindi speriamo di vincere domani e poi ne parliamo….
Stranieronellanotte rivuole Oscar brevi
Vivo mezzo secolo qui aBoston la mente e con voi Al Ceravolo Voi siete la forza del nostroCZ GRAZIE Pensiero positivo. per. domani. Ciao a. tutti
Tifoso da tastiera che non sei altro. Noi tutte le domeniche allo stadio e tu comodamente seduto sul divano.
Partita da X2. Quando è necessario vincere o pareggiamo o perdiamo. Spero che il prossimo anno la società riparta da questa squadra. Via de Santis gatti bayeye tentardini bombagi Cianci e iemmello. Per quanto riguarda i play off eviterei di giocarli per due motivi: uno perché non è cosa e secondo perché non giocando i nostri arrivano più riposati al prossimo campionato.
Povero straniero. Nostalgico di Oscar brevi. Costante criticatore. Si era dato all ippica . Purtroppo tornau
Concordo con stranieronellanotte. Bisogna impostare un progetto a 10 anni per salire in B. Bisogna partire dai pulcini di San leonardo e di Lido e da ottimi supersantos rossi
Fatte ricoverare STRANIERO per favore Grazie
Straniero sai solo criticare ma penso che tu di calcio non capisci proprio un cazzo fatti curare da un bravo psocologo e poi ritorna a scrivere se mai riuscirai a guarire dei tifosi per modo di dire come te il Catanzaro può farne a meno quindi fati una passeggiata sul monte Morandi e buttati giu tanto no sarà una grande perdita.
Non sarà una partita facile contro il bari, ma se i nostri ragazzi entrano con la carica giusta e vivarini non faccia cambi a capocchiam come a monopoli c’è la possiamo giocare. FORZA GIALLOROSSI