Avversario di turno Catanzaro News

Bari: lontani dalla grandezza pronosticata

Scritto da Redazione

Galletti, senza vittoria dal 3 marzo, in scena al “Ceravolo” nel big match di giornata

Ai nastri di partenza della stagione 2020/2021 in molti ipotizzavano un Girone C con due squadre a contendersi il primo posto. Se la Ternana ha rispettato o addirittura superato le aspettative mettendo a ferro e fuoco la maggior parte delle difese avversaria, il Bari non è stato all’altezza di quanto pronosticato in partenza. I pugliesi occupano attualmente il terzo posto in classifica, staccati 7 punti dall’Avellino di Braglia. Ad insidiare il podio dei biancorossi ci sarà proprio il Catanzaro che domenica, sul prato del “Ceravolo“, proverà ad accorciare le distanze dalla squadra del presidente Luigi De Laurentis.

La stagione del Bari è iniziata sotto la gestione di Gaetano Auteri, rapporto mai sbocciato tra l’allenatore siciliano ex Catanzaro e la piazza barese nonostante i due punti di media nelle 24 partite con il tecnico di Floridia in panchina esonerato dopo la sconfitta interna contro la Viterbese del 7 febbraio. A raccogliere la sua eredità è stato Massimo Carrera, allenatore abituato a panchine di squadre di massime serie come Juventus, AEK Atene e Spartak Mosca dove è riuscito a vincere il titolo di campione di Russia. Ora Carrera ha preso in mano la guida tecnica di una squadra di terza serie vogliosa di scalare le gerarchie del calcio italiano.

Al momento l’esperienza barese sta portando risultati modesti, 11 punti in 7 partite. Un solo punto nelle ultime tre gare disputate hanno allontanato la seconda piazza del girone e allo stesso tempo avvicinato la squadra di Calabro che è ora distante 5 punti con una partita da recuperare contro la Cavese.

Tanti gli ex importanti che ora vestono la maglia biancorossa renderanno il match di domenica ancora più avvincente e carico di emozioni. Uno scontro diretto estremamente importante a poco più di un mese dalla fine della regular season.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

Massimo Carrera è noto al grande pubblico soprattutto per i trascorsi da assistente di Antonio Conte sulla panchina della Juventus. È lecito immaginare, dunque, che abbia sottratto qualcosa dal playbook del tecnico salentino. In effetti, a vedere le prime partite del suo Bari, esistono, in proporzione, delle affinità. Mentre in Russia, da allenatore dello Spartak Mosca, offriva un calcio soprattutto reattivo, adesso in Puglia, con una delle rose tecnicamente più forti del girone, Carrera prova ad avere un controllo maggiore delle partite.

Nel suo 4-2-3-1 i centrali e il portiere si incaricano dell’inizio dell’azione, con soluzioni diverse a seconda della ferocia del pressing degli avversari. Se chi difende aggredisce in alto il possesso barese, allora i galletti provano a sfruttare lo spazio dietro la pressione, come da comandamento di Antonio Conte, anche se su direttrici più verticali e meno sofisticate. Di solito uno dei due terzini resta basso vicino ai centrali, mentre i mediani vengono incontro. Si cerca di tenere palla vicino la propria area per attrarre l’avversario e improvvisamente giocare lungo su Cianci, centravanti di quasi due metri, che spalle alla porta si incarica di generare seconde palle; i trequartisti devono muoversi velocemente alle spalle del centrocampo avversario per sfruttare i rimbalzi di Cianci e inclinare il campo verso la porta.

Se invece non c’è pressing e l’avversario si compatta in un blocco medio basso, allora il Bari cerca di occupare il campo in ampiezza in modo da smagliare la difesa. Fondamentale il contributo dei difensori. Di Cesare, in particolare, è molto abile con i piedi e può sia condurre palla sia tagliare le linee avversarie con precisi filtranti. L’obiettivo, attraverso l’uso costante di due giocatori aperti (o i terzini, oppure un terzino e un’ala) è di trovare i trequartisti tra le linee: Marras e Antenucci soprattutto riescono a girarsi in un fazzoletto se ricevono dietro i mediani avversari. Se nel corridoio centrale non c’è spazio, allora l’alternativa è l’isolamento in fascia di uno tra D’Ursi e Marras.

Sarà interessante vedere che atteggiamento adotterà Calabro, perché il Catanzaro con la palla sa dire la sua e non è detto che rinunci al possesso. Probabile comunque che in fase difensiva i giallorossi non pressino troppo in alto per controllare meglio gli spazi intorno a Cianci. Il Catanzaro sa competere contro avversari più forti, lo ha già dimostrato. A differenza della gara con la Ternana, però, in questo caso si tratta di uno scontro diretto, quindi il carico di aspettative raddoppia. Insomma, una prova che per una volta ha valore immediato, senza dover essere per forza proiettata in chiave play off.

Foto: bariviva.it

Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

3 Commenti

  • DAL MOMENTO CHE HO SAPUTO CHE ARBITRERA’ MARCENARO MI STO RODENDO IL FEGATO . POSSIAMO PARLARE DI CALABRO , DI TATTICHE ,DI GIOCATORI MA , ALLA FINE CHI DETERMINA I RISULTATI ,SONO QUESTE SPAZZATURE COL FISCHIETTO CHE PENSANO DI ESSERE IL PADRE ETERNO . MERCOLEDI ‘ POTREMMO ESSERE DAVANTI A LORO , MA CON MIA GRANDE RABBIA E SOFFERENZA CIO’ NON AVVERRA’ GRAZIE ALLE SPAZZATURE CHE DALL’INIZIO DI QUESTA COME DI TANTE ALTRE STAGIONI CI MANDANO . PURTROPPO SO GIA’ COME FINIRA’ , NON PER FARE L’UCCELLO DEL MALAUGURIO , MA VERAMENTE NE STIAMO SUBENDO TROPPE . ALMENO IO HO IL CORAGGIO DI DIRLO PRIMA …..

  • Il designatore della C è D’Amato di Barletta, ben noto per i suoi trascorsi arbitrali. Bisogna vedere chi è il suo sostenitore. Come al solito la categoria vuole mettere a dura i propri iscritti già modesti e poco preparati designandoli per partite importanti come CZ Bari

Scrivi un commento