Abbiamo letto in questi giorni dell’impegno del neo commissario straordinario del Comune di Catanzaro relativamente alla difficile emergenza ambientale e la deprecabile situazione legata alla società in house del comune capoluogo, Ambiente & Servizi. Nel rivolgerci al commissario Di Rosa ribadiamo che il laboratorio politico Azimut 360 è sempre stato sensibile alla questione ambientale e, nella fattispecie, alla grave crisi dei rifiuti che ha completamente invaso la città ed ha caratterizzato l’intera durata dell’amministrazione precedente.
Azimut 360, nell’ottobre scorso, ha redatto un documento sulle Linee di Intervento per l’emergenza rifiuti, che verrà sottoposto nei prossimi giorni all’attenzione del commissario Comunale, così come è stato già fatto con la precedente amministrazione e con tutte le Istituzioni coinvolte: dai vari comuni dell’hinterland, la Provincia e la Regione. Un documento redatto dal worklab e che ha visto la partecipazione di professionisti, tecnici, addetti ai lavori, liberi cittadini, nonché operatori delle società di raccolta dei rifiuti. Nel testo viene fatta una disamina dettagliata dell’emergenza rifiuti, dal quale si evince chiaramante che una corretta gestione del ciclo rifiuti non può prescindere dal superamento della fallimentare gestione commissariale, dalla redazione di una legge regionale in materia di rifiuti, ad oggi assente, fino a proporre un serio ed efficiente modello di raccolta differenziata basata sul porta a porta e le premialità per i cittadini. Differenziata che secondo il D.Lgs. 152/2006 dovrà raggiungere il 65% entro la fine del 2012, quando secondo dati ISTAT del luglio 2011 la città di Catanzaro si attesta al 9,4% e l’intera Calabria ad un mero 12,7%. Riteniamo che la città di Catanzaro, come capoluogo di Regione, abbia un ruolo strategico e debba porsi capofila di un progetto condiviso e sostenuto necessariamente dalla Regione Calabria.
Riteniamo, altresì, che in un sistema serio di raccolta dei rifiuti ogni meccanismo abbia un ruolo essenziale nella catena e pertanto debba funzionare al meglio: dai cittadini, alle società di raccolta, fino alle discariche e l’impianti di trattamento. Crediamo che occorra davvero determinare una volta per tutte un piano serio per salvare l’Ambiente & Servizi, anzitutto per tutelare le decine e decine di famiglie coinvolte e poi garantire una corretta fase di raccolta. Allo stesso tempo auspichiamo che la procura riesca a fare chiarezza al più presto sugli impianti di Alli, affinché possano tornare a disposizione della cittadinanza. Un capoluogo che, in questo momento, è oltretutto privo di un valido Centro di Raccolta per la differenziata, a cui si è aggiunto il grave disguido della precedente Amministrazione Traversa sulla partecipazione al bando regionale per l’assegnazione di contributi finanziari a favore di comuni, proprio per la realizzazione di Centri di Raccolta per la differenziata, da parte dell’Assessorato regionale alle Politiche per l’Ambiente per diverse imprecisioni nella presentazione della documentazione.
Il laboratorio politico Azimut 360 mette a disposizione del commissario il proprio documento sulle Linee di Intervento per l’emergenza rifiuti e tutte le competenze necessarie per uscire dalla crisi.