Nove mesi dopo esatti, il Catanzaro torna a vincere in trasferta. Era sabato 8 febbraio, quando i giallorossi di Auteri si imposero per 1-4 a Rieti con i gol di Tulli, Di Piazza (doppietta) e Giannone. Ieri, 8 novembre, le Aquile guidate da Calabro hanno vinto ad Avellino (per la prima volta nella storia in campionato) ed è tornato al gol anche Di Piazza che ha chiuso le ostilità dopo le reti di Curiale e Di Massimo.
Primo gol per le due punte con la maglia del Catanzaro. I giallorossi, prima di questo match avevano segnato solo due gol in trasferta, entrambi su rigore; al “Partenio” sono arrivati tre gol su azione da tre attaccanti diversi. Delle nove reti all’attivo, ben quattro sono giunte tra il 60′ ed il 75′, sei nelle riprese.
LE STATISTICHE
Più conclusioni da parte dell’Avellino, anche se qualcuna dalla distanza e fuori misura. A livello numerico, il conto è di 9-8 per gli irpini, 4-5 per il Catanzaro, invece, quelle dentro l’area di rigore.
4 tiri in porta per entrambe le compagini, 3-2 per i biancoverdi quelle in area di rigore. Cinico il Catanzaro che, dopo, il gol di Curiale (in stile Shevchenko in Milan-Juve del 9 dicembre 2001), ha segnato in contropiede grazie a due lanci di Martinelli per Di Massimo e Di Piazza che, davanti, a Leoni hanno castigato i campani.
11-6 il conto dei cross effettuati. Perfettamente distribuiti quelli dell’US, 3 per lato; 5 dall’out di destra, 6 da quello mancino per i padroni di casa.
Il direttore di gara ha fischiato 19 punizioni l’uno; in equilibrio anche il conto dei corner: 4-4. Il Catanzaro è finito in fuorigioco per 4 volte, 3 l’Avellino. Biancoverdi che hanno chiuso il match in dieci per l’espulsione di Miceli e con altri due ammoniti. Due gialli per il Catanzaro a Riccardi (in diffida) e Martinelli. Nessun calcio di rigore fischiato.
Ad avellino avevamo vinto nel 1950-51, goal di codeluppi
Ci voleva proprio questa vittoria peraltro con una squadra forte
tutti a gioire, ci prendono in giro e non ve ne accorgete, sti quattro giocatori che si permettono di perdere e di infangare la maglia e il buon nome del CATANZARO e quando gli gira vincono permettendosi di sentirsi offesi per le dichiarazioni di qualche buon tifoso che li apostrofa come schiappe a buon mercato, e sempre cosi e purtroppo sarà sempre cosi con giocatori mercenari che vengono a svernare puntualmente pagati e noi tifosi a ingoiare amaro da ben non so quanti anni, ogni tanto ci tirano un osso e noi come fessi lo raccogliamo, giocano sul nostro amore e la nostra sofferenza, ciao a tutti fratelli siamo lo zimbello della Calabria intera calcistica.
Il problema..come dice …mi pare CORNER.parte dall autorevolezza del manico……. .speriamo in una inversione di tendenza
Tutte le squadre hanno mercenari, il segreto è appunto quello di farli impegnare e comunque bisogna scegliere i giocatori guardando anche la psicologia dei giocatori