Il prossimo martedì 15 dicembre si riunirà la Commissione Giustizia della Camera per approvare il testo del ddl Lazzati, che giace in Parlamento da diversi anni ma che adesso sembra finalmente aver trovato una condivisione importante e trasversale che prefigura un’imminente approvazione della legge. Chiunque è sensibile alla tematica della legalità non può che essere grato al giudice Romano De Grazia per aver pensato e portato avanti con tenacia questa iniziativa che, se approvata in tempi ristretti come noi auspichiamo, complicherà la vita ai gruppi criminali che anche nell’imminente campagna elettorale per le regionali stanno organizzando i loro giochi di potere losco. Fa bene a tutti ricordare che il testo del Lazzati prevede il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione. Inoltre, su richiesta del questore o del procuratore della Repubblica, possono essere sottoposti alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza coloro che siano abitualmente dediti a traffici delittuosi, vivano abitualmente con proventi di attività delittuose, siano dediti alla commissione di reati, siano indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso. Attualmente il sorvegliato speciale non può votare e non può essere eletto; può invece svolgere attività di propaganda elettorale e influenzare le attività delle istituzioni dall’esterno al solo scopo di trarne profitto attraverso la presenza, nelle sedi elettive, di propri uomini. Il disegno di legge Lazzati introducendo dunque il divieto di propaganda elettorale per il sorvegliato speciale e sanzionando anche la condotta del candidato che si rivolgesse a questi per la propaganda, contribuirebbe non poco a limitare alle origini l’intreccio mafia-politica. Pertanto, se ciò diventerà legge come noi crediamo, l’imminente campagna elettorale sarà bonificata nel senso che obbligatoriamente le forze dell’ordine dovranno sorvegliare i sorvegliati che – direttamente o indirettamente – abbiamo legami col mondo del malaffare o siano infidi intermediari fra il mondo politico e il mondo mafioso. Ecco perché il ddl Lazzati deve essere approvato con urgenza. Ed ecco anche perché qualche politico ha fatto e continua a fare ostruzionismo affinché il Lazzati non diventi una legge della Repubblica. Fortunatamente sta aumentando la consapevolezza del danno arrecato al comune vivere civile dal turpe intreccio fra politica e mafie. Abbiamo vissuto molte stagioni in cui mafiosi e parenti di mafiosi hanno liberamente fatto campagna elettorale, quando addirittura non sono stati eletti in prima persona nei nostri consigli comunali, provinciali, regionali o in Parlamento. Il Lazzati restituirà un po’ di agibilità democratica al Paese, depurandolo da questo vergognoso intreccio.
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”