L’obiettivo era quello di arrivare all’ultima giornata con quattro punti di vantaggio sulla Fermana, tanto per non andare incontro a brutte sorprese. Gaetano Auteri e i suoi uomini sono andati oltre facendo molto di più: la salvezza è arrivata con due giornate d’anticipo a dispetto di un calendario non proprio agevole. “E tutto questo perché ho a che fare con un gruppo di uomini veri – spiega fiero un raggiante Auteri -. Sapevamo che era difficile con il Catanzaro, ma i miei ragazzi hanno dimostrato ancora una volta di poter gareggiare alla pari con chiunque, anche con la prima della classe. Non ho mai avuto dubbi sulla salvezza, nemmeno in quei momenti della stagione in cui sembravamo in crisi. E’ arrivata oggi, con due turni d’anticipo e se fossimo stati meno ingenui avremmo potuto regalare ai nostri tifosi, e a noi stessi, qualche soddisfazione in più”.
Dall’elogio degli eroi si passa a commentare la partita contro le Aquile di Calabria: “Sono sincero – continua Auteri -: questo Catanzaro mi ha molto deluso. Per la posizione di classifica e la fama che si portava dietro, mi aspettavo una squadra molto più agguerrita. Abbiamo disinnescato la loro potenza e questo non fa che aumentare i meriti dei miei ragazzi”.
A proposito di meriti, bisogna parlare di uno stratosferico Orazio Mitri: “Davvero, io non so più cos’altro dire su questo campione. A 36 anni suonati, riesce a fare la differenza in una categoria difficile e selettiva come la C1: il Martina è Orazio Mitri, non può prescindere da lui. Con il suo carisma e la voglia di lottare, oltre a essere un capitano è il vero leader di un gruppo formato, come ho già detto, da uomini veri”.
Con la salvezza in tasca, quale sarà il destino di Auteri? “Avremo tutto il tempo per decidere. Adesso che l’obiettivo è stato raggiunto, cercherò di capire quali saranno gli intendimenti della società, per il momento non resta che preparare nel migliore dei modi le prossime due gare di campionato”.
Dalle parole cariche di soddisfazione di Gaetano Auteri si passa a quelle fortemente deluse di Piero Braglia: “Abbiamo incontrato un Martina spietato che si è espresso proprio come una capolista. Il risultato ci penalizza eccessivamente, ma la gara di oggi pomeriggio ci serve per capire tutto ciò che una vera capolista non deve fare. In settimana parlerò a lungo con i miei ragazzi perché se qualcuno pensava di venire Puglia per una scampagnata si sbagliava di grosso. Come ho già avuto modo di dire, la gara di oggi non era assolutamente decisiva: il Crotone ci ha nuovamente raggiunti, è vero, ma dalla sconfitta dobbiamo trarre solo gli aspetti positivi, magari tirando fuori la rabbia necessaria per vincere le prossime due partite”.
In conclusione, Braglia ha un pensiero per Orazio Mitri: “Grandissimo giocatore, ha giocato una partita da copertina: complimenti”.
La gioia per la salvezza raggiunta è smorzata dalla triste notizia dell’incidente stradale che ha visto coninvolto Mino Cassano, figlio del vice presidente Lino, che adesso versa in condizioni critiche per le ferite riportate nel sinistro.