L’incendio che ha completamente distrutto il “parco dei folletti” nel Parco della Biodiversità Mediterranea è solo l’ultimo segnale che ci dimostra di quanto si sia abbassato il livello di responsabilità civica presente nella nostra città. Mi sembra persino inutile mettere in evidenza quanta vigliaccheria si nasconda dietro ad un gesto simile che colpisce l’intera collettivit5à ma soprattutto i bambini i quali, specialmente in questi giorni di festa, frequentano quella bellissima zona attrezzata del capoluogo. Altrettanto inutile mi sembra il dover rimarcare come un gesto così carico di stupidità e idiozia vada a distruggere l’operato di Michele Traversa, indubbiamente uno degli amministratori più efficaci presenti sul nostro territorio.
Ma i segnali di come il vandalismo sia tristemente imperante nella nostra città sono presenti già da un po’ di anni e si manifestano pericolosamente attraverso vecchie e nuove forme di deficienza, a partire da chi distrugge e imbratta beni pubblici o privati fra cui anche le facciate di palazzi storici, per finire con l’ultima delinquenziale tendenza a versare creolina all’interno delle scuole. Se tutto questo si presta alle solite, sebbene opportune, analisi sociologiche che riguardano i nuovi comportamenti o i nuovi “modelli” educativi, mi sembra insufficiente e anche vile liquidare la vicenda con la filosofia o con le solite parole di circostanza atte a condannare. Serve semmai il pugno di ferro da un lato e, per quanto attiene alle competenze prettamente comunali, una nuova e specifica organizzazione nell’ambito del decoro urbano. Per esempio non capisco come sia possibile rimanere inermi di fronte ai gesti vandalici di quattro stolti ragazzetti che con le loro bombolette lasciano ovunque il segno del loro passaggio. Il decoro e l’immagine di una città, specialmente di un capoluogo di regione, devono essere tenuti nella massima considerazione se realmente si vuol far percepire il concetto di città accogliente e se si vuole riempire concretamente di contenuti un tale concetto. Non è dunque una faccenda di secondaria importanza, né può essere trattata come una delle tante questioni marginali. A tal proposito non posso tacere l’inefficacia della “Catanzaro Servizi” che invece dovrebbe proporre iniziative e adottare strategie tali da contrastare la sporcizia e il vandalismo presente a Catanzaro attraverso il fenomeno del manifesto selvaggio. A dirla tutta non mi sembra di constatare che vi sia gente che onori il lavoro, e tutto questo un’Amministrazione non può né concederlo né concederselo. Se vi sono dei provvedimenti da prendere, si abbia il coraggio di agire. Persino il nuovo arredo urbano, non ancora completamente posizionato in città, è già divenuto oggetto di affissioni abusive e vandaliche.
Ma è davvero così scandente il senso civico presente nella nostra città?
Se è realmente così basso il livello culturale e se questo comporta il non riconoscere alcun valore ai beni pubblici o privati ed alla loro funzione collettiva, allora occorre seriamente sedersi attorno ad un tavolo ed elaborare un’azione che sia realmente rivoluzionaria, a partire dal pretendere e imporre un lavoro efficace a quanti siano alle dipendenze delle società partecipate dal Comune, per finire su un’operazione di educazione civica che parta dal basso, per esempio dalla scuola dell’infanzia per poi proseguire oltre. Ma bisogna contestualmente dare una perentoria risposta attraverso reazioni sistematiche di pulizia ad ogni azione di disordine e vandalismo.
Eugenio Riccio
Capogruppo Consiliare
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Capogruppo Consiliare
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”