Secondo i dati del ministero le scuole del Sud con al primo posto la Calabria, risultano quelle con un punteggio corretto più elevato, (come riportato nei grafici allegati), e questo non dovrebbe che rallegrarci, purtroppo da un analisi più approfondita l’INVALSI (Istituto nazionale di valutazione dell’apprendimento scolastico) ha dovuto constatare che il numero di esami copiati in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia era sensibilmente superiore a quello delle regioni del centro e del nord Italia <<molte delle prove inviate dalle scuole meridionali presenti nel campione rappresentativo (1304) erano quasi uguali, molto simili a fotocopie>> ed ancora secondo L’INVALSI «Dal campione emergono, in maniera evidente, dei segnali che indicano comportamenti opportunistici in alcune scuole» e «Il fenomeno è abbastanza marcato», lo stesso Ente applica ai risultati finali un coefficiente correttivo che chiama tasso di cheating (coefficiente di copiatura). Questo episodio comporta che ogni discorso, ovvero intervento o progetto riguardante il mondo della scuola, abbia come riferimento di partenza principale il bambino e ragazzo,i cui limiti ed esigenze devono prevalere e non essere forzati dalle esigenze o desideri del mondo dei docenti calabresi che per far “belle figure”con il proprio Preside e con il Ministero suggeriscono i compiti ai propri alunni o li fanno copiare indisturbati dal compagno di banco o dal libro che tengono sotto il tavolo. L’Istituto Scolastico Regionale quindi prendendo atto di questo episodio scandaloso che agli occhi del nord ci ha fatto apparire degli ignoranti e degli imbroglioni dovrebbe governare facendo in modo che gli interventi da realizzare migliorino la qualità della vita evitando che il disagio giovanile in Calabria inizi dai banchi di scuola anche grazie al contributo dei loro “Severissimi Insegnanti”.
Associazione Universo Minori