Alla cortese attenzione
del Presidente della Regione Calabria On. Agazio LOIERO
dell’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Mario MAIOLO
del Presidente della Provincia Dott.ssa Wanda FERRO
dell’Assessore Provinciale alle politiche Sociali Avv. Sergio POLISICCHIO
del Sindaco di Catanzaro On. Rosario OLIVO
dell’Assessore alle Politiche Sociali Sabatino VENTURA
del Prefetto di Catanzaro Dr. Sandro CALVOSA
di sua Eccellenza Mons. Antonio CILIBERTI Vescovo di Catanzaro
Due Culture, Molti Mondi…
L’associazione “Universo Minori” si esprime in netto contrasto alla legge contenuta nel “Pacchetto Sicurezza” approvata in Senato. Con l’odiosa istituzione del “Reato di Immigrazione Clandestina”, renderà invisibili migliaia di bambini, figli di stranieri, che nasceranno in Italia: gli infanti sottratti a ogni controllo di legalità e sconosciuti all’anagrafe, di fatto dei fantasmi agli occhi del mondo. Quello dei minori di seconda generazione è un fenomeno relativamente nuovo in Italia, caratterizzato da una grande invisibilità anche se i si stima che, nel giro di dieci anni, i minori di seconda generazione presenti in Italia saranno circa 1 Milione. Come suggerisce l’esperienza dei Paesi Europei da più tempo interessati da flussi migratori, le seconde generazioni di migranti si pongono a metà strada la questione dell’immigrazione e quella della capacità della società locale di affrontare e gestire i cambiamenti sociali. Proprio in ragione di questo, Universo Minori ritiene che tale fenomeno dovrebbe ricevere adeguata attenzione tanto da parte della comunità scientifica, quanto dei rappresentanti istituzionali. In questo contesto, in Italia, il dibattito sui minori di seconda generazione si muove attorno ad alcune questioni teoriche e politiche, ovvero: come definire gli immigrati di seconda generazione in un paese come l’Italia, dove il termine “straniero” è un sinonimo di “immigrato”? Che tipo di adulti potranno diventare? È possibile prevedere che cosa accadrà quando questi minori entreranno nel mercato del lavoro? È possibile prevenire i conflitti futuri rafforzando semplicemente le politiche educative ed interculturali? Siamo pronti ad affrontare gli inevitabili cambiamenti sociali che accompagnano i minori di seconda generazione? È possibile e, soprattutto è legittimo usare il termine di “Integrazione” quando si parla di bambini cresciuti in Italia e che considerano l’italiano la loro lingua madre? Che valore ha in tutto questo la cittadinanza? La scuola rappresenta un punto di carattere cruciale per le seconde generazioni di migranti, dato che i frequentanti sono in gran parte minori, a livello istituzionale, la scuola dispone del maggior livello di conoscenza riguardo a questo gruppo e offre opportunità educative, di socializzazione e di integrazione.
Universo Minori