Dopo l’aggresione subita il 17 agosto, con diverse contusioni nel corso di una riunione sui rifiuti presso la sede della Sieco, per l’assessore, membro della giunta Abramo c’è un’altra tegola.
“Nella notte tra venerdì e sabato – riporta l’edizione del Quotidiano del Sud, ignoti hanno squarciato le gomme di un auto, appartenente a un componente della sua famiglia.
L’episodio è stato segnalato agli organi di Polizia
Proprio ieri, Giampaolo Mungo, nel corso di un’intervista video aveva esposto il suo pensiero, ponendosi tanti interrogativi su quanto accadutogli, definendo l’episodio non isolato.
Sulla presunta aggressione, l’avvocato Valerio Carvetta, difensore della controparte, ha dichiarato che l’episdio è scaturito da questioni non riferibili all’attività politica.
Infatti, scrive l’avvocato che “è opportuno precisare che l’ accaduto nulla ha a che fare con la riunione tenutasi alla SIECO e con i controlli nei confronti di chi abbandona i rifiuti per strada; a detta del il mio assistito, il Sig. Mungo, in qualità di Assessore, ha partecipato alla riunione, tenutasi nei locali della SIECO. L’episodio che vede protagonisti il mio cliente ed il Sig. Mungo sarebbe avvenuto molto tempo dopo lo scioglimento della riunione e sarebbe scaturito da un alterco, la cui escalation li avrebbe visti entrambi protagonisti “attivi” al punto che anche il mio cliente ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, dove, sottoposto agli accertamenti del caso, è stato giudicato guaribile con una prognosi di sei giorni. Specifico inoltre che, sempre a detta del mio cliente, al momento dell’accaduto non vi erano testimoni. Quel che è comunque certo, secondo la versione fornitami dal mio assistito ed al fine di sgomberare il campo da strumentalizzazioni di sorta, è la totale assenza di connotazioni di carattere politico nel caso di specie, ma si tratterebbe solo di un fatto personale”.
